Ho appena finito di leggere – anche se sarebbe più corretto dire divorare – R.I.P. Requiescat in Pace di Eilan Moon, decidendo di buttare subito giù qualcosa sulla carta scritta. Innanzitutto, devo fare delle premesse, alcune delle quali poco edificanti (per me) ma chiarificatrici (per voi). R.I.P. è il primo libro self-publishing che leggo e finisco. Non che siano tanti quelli su cui ho posato gli occhi, principalmente perché i primi che avevo avuto modo di leggere mi avevano portato ad interrompere dopo poche pagine la lettura dandomi l’idea di poca cura e creando quindi precedenti poco gradevoli. Questo per dire che la partenza è stata un pò prevenuta ma…
Non conosco personalmente Eilan, ho avuto però modo di scambiare con lei opinioni e pensieri via Facebook, scambio che mi ha portato a vederla principalmente dal punto di vista umano come una splendida persona, sempre disponibile e intelligente (oltre che appassionata di libri come me). Quindi, quando mi ha proposto di leggere R.I.P. (la cui trama mi intrigava molto) ho accettato comunque, nonostante le mie reticenze iniziali. Già in altre occasioni ho avuto modo di precisare che i preconcetti sono sempre dannosi e rischiano di privarci di qualcosa di valido: a maggior ragione, dopo la lettura di questo romanzo posso affermare con sicurezza che mi sarei persa qualcosa di molto interessante se non avessi seguito l’istinto e iniziato a leggere R.I.P. Ma bando alle premesse, ecco la mia recensione.