La cronaca nera riporta, purtroppo quasi quotidianamente, atti efferati compiuti nei confronti di donne perpetrati da mariti, fidanzati, ex. Una situazione che sembra sempre più sfuggire di mano e che si complica quando queste famiglie spezzate hanno figli e le madri sembrano svanite nel nulla.
Da qui prende l’idea “Le Spose Sepolte” (Harper Collins) di Marilù Oliva che ha immaginato una sorta di “giustiziere fai da te” che è intenzionato a scoprire gli assassini, farli confessare e poi ucciderli. Una missione, la sua, chiaramente illecita ma che conserva in sé un colpevole sentimento che a molti è capitato di provare.
Un “lavoro” quello del serial killer non tanto mirato a far arrestare i colpevoli, quanto a dare un corpo su cui piangere ai figli, a far saper loro che le loro mamme non se ne sono andate dimenticandoli.