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E’ in libreria da poco il sorprendente romanzo d’esordio di Paolo Scardanelli “L’accordo. Era l’estate del 1979”, pubblicato da Carbonio Editore.

Siamo alla fine degli anni ’70 e a concludersi non è solo il decennio.
E’ l’anno del cambiamento anche per due ragazzi, due amici.
Paolo e Andrea hanno terminato la maturità e si stanno affacciando alla vita in un cambiamento che è, allo stesso tempo, personale, sociale, politico. Questo in un’epoca di grandi cambiamenti, di disillusione, di incertezza.

“Il nostro obiettivo non era di cambiare loro, no, ma gli altri, quelli che pensavano ce l’avessero con noi: Dio, Stato, Famiglia.

Si tratta di un libro dalle caratteristiche singolari, a partire dalla scrittura per finire ai temi. La prima in funzione dei secondi.

Una scrittura densa rappresenta in misura fedele e concitata un periodo storico di svolta, che ha segnato un “prima” e un “dopo”. Un anno in cui si percepiva la fine di qualcosa e l’inizio di qualcosa di diverso, il crollo di certezze scalfite goccia a goccia.

Un romanzo che è davvero difficile da raccontare, più facile da vivere (o rivivere, per chi in quegli anni c’era) con la sua lucida e spietata analisi di quei tempi. Che sono anche i nostri.

Per parlarne più dettagliatamente, abbiamo intervistato l’autore.

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