Questa è una storia di traduzioni. E di traduttori. E di scoperte. Perché si sa: i “classici” non smettono mai di raccontare la propria storia e “Dracula” di Bram Stoker, dopo oltre 100 anni dalla prima pubblicazione, da decine di adattamenti, da ispirazione per migliaia di altri libri, film, serie tv, giochi, è ancora in grado di far parlare di sé, grazie ad ulteriori segreti da svelare e appassionati “archeologi” disposti a togliere la metaforica sabbia dalle sue pagine.
Abbiamo già parlato qui dell’eccezionale ritrovamento di Hans Cornel de Ross: in Islanda, nel 1900 è stato tradotto il grande successo di Bram Stocker ma il suo “promotore”, Valdimar Asmundsson, non si è limitato a trasporre nella sua lingua il testo di “Dracula”, bensì, ne ha scritta una versione diversa, probabilmente con il benestare dello stesso autore (che ne ha scritto anche la prefazione).
Questa è una storia di traduzioni. E di traduttori. E di scoperte. Perché si sa: i “classici” non smettono mai di raccontare la propria storia e “Dracula” di Bram Stoker, dopo oltre 100 anni dalla prima pubblicazione, da decine di adattamenti, da ispirazione per migliaia di altri libri, film, serie tv, giochi, è ancora in grado di far parlare di sé, grazie ad ulteriori segreti da svelare e appassionati “archeologi” disposti a togliere la metaforica sabbia dalle sue pagine.
Abbiamo già parlato qui dell’eccezionale ritrovamento di Hans Cornel de Ross: in Islanda, nel 1900 è stato tradotto il grande successo di Bram Stoker ma il suo “promotore”, Valdimar Asmundsson, non si è limitato a trasporre nella sua lingua il testo di “Dracula”, bensì, ne ha scritta una versione diversa, probabilmente con il benestare dello stesso autore (che ne ha scritto anche la prefazione).
“I poteri delle Tenebre” non è quindi solo il “Dracula” islandese, ma una versione diversa dell’originale, con sfumature proprie, personaggi che non sono presenti nell’originale, e intere nuove scene.
Con “Il Potere delle Tenebre” nella versione di Carbonio Editore ci troviamo davanti ad un formidabile saggio con all’interno un romanzoeccezionale. Oltre alle 200 pagine del racconto, la prefazione di Dacre Stoker – erede diretto dell’autore (10 pagine), l’introduzione di Hans C.de Roos – colui che ha ritrovato il libro dimenticato (47 pagine), e la postfazione di John Edgar Browning, uno dei maggiori esperti di Dracula al mondo (4 pagine). Il tutto corredato da un’ampia bibliografia.
E come se questo già non bastasse a carpirne l’essenza, è possibile esplorare il libro in ogni direzione grazie alle 423 note di traduzione che vanno ad analizzare i significati delle parole originali islandesi, dei contenuti descritti nel libro e fungono da orientamento per il lettore che vuole approfondire i contenuti e le citazioni.
E’ così che il testo, smontato e rimontato, appare nel suo splendore più arcano, nei suoi significati più reconditi, nelle sue atmosfere più cupee sensuali. Un romanzo perfettamente calato nella realtà del periodo grazie a riferimenti all’attualità dell’epoca come le ricerche sull’ipnosi, le teorie di Darwin (applicate in maniera piuttosto allargata dal Conte Dracula) o ai riferimenti al celebre Arthur Conan Doyle.
Un romanzo rimasto nascosta in bella vista per oltre 100 anni. Un secolo (abbondante) che, però, non è riuscito a scalfire nemmeno in minima parte il fascino di questa storia, dei suoi personaggi e, anzi, riesce ad ammantare di ulteriore mistero e complessità le sue pagine.
Pubblicato per la prima volta in lingua inglese nel 2016, “Il Potere delle Tenebre”è stato finalmente portato anche in Italia da Carbonio Editore che ha affidato la sua traduzione a Maura Parolini e Matteo Curtoni, scrittori, traduttori, amanti ed esperti del genere. Quindi, in ottime mani.
Quindi, quando ci è stata data la possibilità di parlare del “nuovo” Dracula con loro, l’abbiamo colta al volo. Ecco cosa ci hanno raccontato di quella che potremmo definire una avventura anche di traduzione!
Maura Parolini e Matteo Curtoni parlano de “I Poteri delle Tenebre. Dracula: il manoscritto ritrovato” (Carbonio Editore)
IL LIBRO
Nel 1900 lo scrittore islandese Valdimar Ásmundsson tradusse Dracula, il celebre capolavoro gotico del 1897 di Bram Stoker. Lo pubblicò in Islanda lo stesso anno con una prefazione di Stoker, sul giornale da lui fondato e diretto, «Fjallkonan». In realtà però il romanzo che gli islandesi leggevano non era il Dracula che conosciamo… Eppure nessuno si era mai accorto di nulla, fino a quando, più di un secolo dopo, il ricercatore olandese Hans de Roos ha fatto una scoperta sensazionale: Ásmundsson non si era limitato a tradurre Dracula, ma ne aveva scritta una versione del tutto diversa, rielaborando la trama e aggiungendo nuovi personaggi. Il risultato è un romanzo più breve, più erotico e forse persino più ricco di suspense dell’originale. Tanti sono i misteri che circondano il manoscritto: l’apparato critico a corredo dell’opera fornisce indizi interessanti su un enigma che metterà alla prova gli appassionati di questo classico della letteratura di tutti i tempi.
Prefazione di Dacre Stoker, pronipote di Bram Stoker. Introduzione e note di Hans Corneel de Roos. Postfazione di John Edgar Browning.
GLI AUTORI
Bram Stoker (1847-1912), irlandese, è l’autore di Dracula, il celebre romanzo gotico dal successo planetario, apparso nel 1897 e tradotto in più di 30 lingue.
Valdimar Ásmundsson (1852-1902) è stato un traduttore e letterato islandese, fondatore e editore della rivista «Fjallkonan», dove pubblicò, a partire dai primi mesi del 1900, il ‘suo’ Dracula in islandese.
Hans Corneel de Roos è un ricercatore indipendente di nazionalità olandese. Dal 2010 si dedica interamente alla ricerca su Dracula, con risultati sorprendenti. È autore di The Ultimate Dracula e di numerosi articoli, per i quali è stato premiato dalla Transylvanian Society of Dracula.
I TRADUTTORI
Maura Parolini e Matteo Curtoni sono traduttori e scrittori, lavorano in editoria da più di vent’anni, e sono grandi appassionati di horror, cultura gotica, true crime e tutto ciò che è strano. Maura Parolini ha pubblicato, tra le altre cose, manuali di magia, Matteo Curtoni ha pubblicato narrativa sia in italiano che in inglese.
In attesa di poter leggere il nuovo lavoro di Eilan Moon, Epistole Sporche di Sangue, l’autrice ha deciso di fare un vero e proprio regalo a tutti coloro che stanno amando la sua serie gotica R.I.P. (QUI trovate la mia recensione al primo volume e QUI al secondo).
Punam Luna
Il 1° dicembre, infatti, uscirà Daìmon, uno spin off di R.I.P. nel quale Eilan ha promesso di svelarci qualcosa di più su Punam Luna, un personaggio estremamente affascinante che ha fatto la sua comparsa nel secondo volume della serie!
Nell’attesa di poterlo leggere, Eilan chiede il nostro aiuto per scegliere la copertina di Daìmon. Sotto ci sono tutte le istruzioni su come fare per votare e per partecipare all’estrazione di 1 copia ebook del romanzo.
Curiosi di leggere il nuovo lavoro di Eilan? Sotto trovate un estratto proprio di Daìmon!
Il 4 febbraio sarà pubblicato da Einaudi nella collana Stile Libero, un romanzo d’esordio molto interessante: Condominio R39 scritto da Fabio Deotto, “Corale, gotico, profondo: tra Niccolò Ammaniti e Stephen King.” Ecco le prime notizie su autore e trama, in attesa di poterlo avere tra le mani!
“C’è qualcosa di vischioso nel Condominio R39. Un’aria viziata che toglie il respiro. Varcarne la soglia è come entrare in una gabbia di cui solo i bambini possiedono le chiavi.“
Dopo la serie young adult di Wicked Lovely, il 21 novembre arriva in Italia Graveminder il primo libro di una nuova saga a firma Melissa Marr, in questo caso, rivolta ad un pubblico adulto. Dopo le fate conosciute nella pentalogia per giovani adulti, faremo qui la conoscenza di un mondo sotterraneo, in bilico tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Il piccolo paese di Claysville potrebbe somigliare a molte altre minuscole e sonnecchiose cittadine americane, non fosse che il mondo dei vivi e quello dei morti è profondamente legato al destino dei suoi abitanti: un’anticopatto stipulato dagli antenati con un’entità, che loro credono essere il Diavolo, prevede che i bambini nati lì non possano lasciare la cittadina, e che i morti possano tornare “tra i vivi”. C’è addirittura una legge che vieta l’imbalsamazione proprio per via dei morti che ritornano. Ma, attenzione, tornano solo se non ci si prende la dovuta cura nei loro confronti, parlando con loro, nutrendoli con cibo e bevande. E tale compito è affidato alla Custode (sempre di sesso femminile; Graveminder nel termine originale). Il suo compito, infatti, è quello di tenere i morti al loro posto e rimandarli nell’aldilà qualora si risvegliassero. La Custode è sempre affiancata da una figura maschile (il cui legame è anche di tipo affettivo) denominataUndertaker, che ha il compito di proteggerla e consigliarla. Se la Graveminder dovesse rifiutare il proprio compito, l’intera Clayville sprofonderebbe nell’orrore: se non curati, i morti tornerebbero dalle tombe per cibarsi dei vivi.