Quando uscì per la prima volta nel 1985 “Il Racconto dell’Ancella” riscosse una grande attenzione, vinse il Premio Arthur C. Clarke (nel 1987) e il Governor General’s Award ed è stato candidato al Premio Nebula, al Premio Prometheus e al Booker Prize.
Se dovessimo dargli una definizione, “Il Racconto dell’Ancella” incarnerebbe l’anima più pura del genere distopico, ma la Atwood ha precisato che ogni fatto raccontato, ogni particolare presente, ogni situazione è stata da lei assemblata da avvenimenti realmente accaduti in qualche parte del mondo, in epoche diverse e che tutto è reale.
Di recente è uscita in America la serie omonima (che dal 26 settembre arriverà anche in Italia grazie a TIMvision) e a giugno è stato ristampato anche da noi il romanzo (Ponte alle Grazie): quale migliore occasione per immergersi completamente in queste oscure atmosfere?
Di seguito trovate la recensione della serie, del romanzo, un loro parallelismo e alcune curiosità.