Irriverente, dissacrante, divertente ed estremamente vero.
Sono questi gli aggettivi che vengono subito in mente pensando al libro di Marina Cuollo “A Disabilandia si tromba” (Sperling & Kupfer), un prontuario che finalmente parla in maniera chiara della disabilità senza sconti per alcuna categoria. Perché ognuno ha i propri limiti e, senza voler sminuire le difficoltà, riporta nella giusta prospettiva cosa significhi avere un handicap. Perché tutti siamo ugualmente individui con tutti i nostri problemi, con la nostra vita quotidiana che ci fa gioire o infuriare, con le piccole grandi cose che ci irritano.
Ed è forse questo che Marina ha cercato così tenacemente di trasmettere col suo esplosivo libro: siamo tutti uguali nell’essere diversi.
E’ stato per me un vero piacere poterla intervistare e, spero un giorno, incontrarla e complimentarmi con lei per questo piccolo grande gioiello, un libro dove si ride e ci si riconcilia col mondo, dove le diversità sono parte del suo bello e non un problema da nascondere o minimizzare. Ma poi, esiste davvero la cosiddetta “normalità”?
Ecco cosa ci siamo raccontate e, vi prego, leggete questo libro, condividetelo, parlatene; Marina non tralascia nessun aspetto, sfata miti e pregiudizi, crea identikit e profili. Insomma, leggere “A Disabilandia si tromba” è il modo migliore per capire due universi tanto diversi quanto esattamente uguali.
Ah, un ultimo avvertimento: astenersi politically correct 😉