Più fiori che opere di bene: intervista ad Annalisa Strada

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Lei è una esuberante fioraia ma l’appassionano gli intrighi e i misteri, così, quando succede un efferato fatto di sangue, Clotilde Grossi è pronta ad aiutare e fare le proprie congetture. Certo, non glielo ha chiesto nessuno ma dovrà pur mettere a disposizione le sue capacità maturate dalla lettura di decide e decine di gialli?

E’ così che conosciamo la protagonista di “Più fiori che opere di bene” (HarperCollins Italia) nata dalla penna di Annalisa Strada, qui alle (riuscitissime) prese del suo primo romanzo per adulti.

Vincitrice di numerosi prestigiosi premi nella letteratura per ragazzi, si cimenta qui con una storia dalle tinte più fosche ma che mantengono quella freschezza di stile e perfezione di trama tipica dei suoi libri.

Per approfondire i contenuti di “Più fiori che opere di bene” ho avuto il piacere di parlarne con l’autrice. Ecco quindi l’intervista:

Annalisa Strada parla del suo ultimo libro “Più fiori che opere di bene” (HarperCollins)

TRAMA

Clotilde Grossi, detta Clo, è una trentasettenne senza orpelli nel pensare e neanche nel vestire. Nella vita fa la fioraia, vive a Bergamo e il suo negozio si chiama Ditelo con i fiori. Nessuna meglio di lei sa se è meglio un crisantemo o un gladiolo per ogni occasione. Ma sarebbe un errore immaginarla come un’inguaribile romantica, perché la sua vera passione è il crimine. Vorace consumatrice di romanzi gialli che le vengono spacciati da Nicla Verzetti, la sua amica libraia del negozio di fronte, non riesce a resistere di fronte a ogni notizia di cronaca nera. Vuole sempre saperne di più e riesce a rubare preziose informazioni anche grazie al suo fidanzato storico, Carlo, che guarda caso fa l’impresario di pompe funebri. 
Un giorno però, nella piazza principale della città, viene ritrovata la testa di un uomo orrendamente sfigurato. Clotilde è fra i primi ad arrivare e senza pensarci due volte decide di mettersi in campo personalmente nelle indagini, utilizzando la scusa dei fiori. Ed è proprio durante le sue scorribande non proprio lecite che conosce il commissario Riccardo Leonardi. Un uomo dai rari sorrisi, cravatte sgargianti, frequenti macchie di stilografica sul taschino e dall’intuito infallibile. Per questo Leonardi capisce subito di aver trovato, più che un’innocente margherita, un’autentica spina nel fianco.

Titolo: Più fiori che opere di bene
Autore: Annalisa Strada
Editore: Harper Collins
Pagine: 328
Prezzo: E. 6,99 (ebook) – E.17,00 cartaceo (E. 14,45 su Amazon)
Data di uscita: 10 gennaio 2019

La memoria della cenere: intervista a Chiara Marchelli

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Esce oggi in libreria il nuovo romanzo di Chiara Marchelli dal titolo “La memoria della cenere”, pubblicato da NNEditore. Dopo il successo di
“Le notti blu” tra i 12 finalisti del Premio Strega, la scrittrice consegna ai lettori una storia dai toni forti che si interroga su temi cari ad ognuno di noi come trovare il proprio posto nel mondo e avere il coraggio di cambiare.

Elena, la protagonista, è una scrittrice ma in seguito ad un aneurisma che le è quasi costato la vita, decide che è ora di rivedere la propria vita. Quel che inizia, però, come una vaga volontà di “cambiare aria” sfocia in qualcosa di più profondo quando si troverà a vivere confinata in un ambiente ristretto insieme alla propria famiglia e al proprio compagno.

L’eruzione di un vulcano sarà così per lei, simmetricamente, la messa in discussione di ruoli, paure e sicurezze.

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Leone: intervista a Paola Mastrocola

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E’ in libreria da un paio di mesi il nuovo libro di Paola Mastrocola, un romanzo particolare che ci presenta un protagonista piuttosto originale: Leone, un bambino di soli 6 anni che improvvisamente inizia a pregare, ovunque si trovi.

Una situazione inconsueta che getterà nel panico non solo la madre ma un’intero quartiere, scuola inclusa.

Sono molte, però, le reazione – non sempre negative – che questo gesto ispira. Paura ma anche speranza, pregiudizio ma anche curiosità.

Possibile che qualcosa di così naturale riesca a sprigionare così tante reazioni, alcune delle quali anche violente?

Abbiamo parlato di “Leone” (Einaudi) insieme a Paola Mastrocola in questa intervista.

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Siamo solamente noi: intervista ad Azzurra Sichera

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E’ uscito ieri (17/12/2018) – in esclusiva per 3 mesi su Kobo – il romanzo vincitore del concorso letterario eLove Talent, nato dalla collaborazione tra Harmony e Kobo Writing Life, la piattaforma di selfpublishing di Kobo.

Si intitola “Siamo solo noi” ed è stato scritto da Azzurra Sichera, giornalista pubblicista, collaboratrice di diverse testate digitali e cartacee, tra cui LiveSicilia, Si24.it, Quotidiano di Sicilia e Confidenze. Da un paio d’anni parla di libri sul suo blog www.silenziostoleggendo.com e scambia opinioni di lettura sui social, soprattutto Instagram.

In occasione dell’uscita, ho avuto il piacere di intervistare l’autrice per Ciao Radio. Ecco cosa ci ha raccontato a proposito di “Siamo solo noi”, dei suoi protagonisti e del concorso cui ha partecipato!

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09/12, “Una stanza tutta per loro”: presentazione del libro fotografico con 51 donne della letteratura italiana

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Domenica 9 dicembre alle 17,30 Alessio Romano e Ale Di Blasio presentano alla Libreria Ubik (Via Irnerio, Bologna) il libro fotografico “Una stanza tutta per loro. Cinquantuno donne della letteratura italiana” (Avagliano Editore). Saranno presenti le scrittrici Marilù Oliva, Grazia Verasani e Annarita Briganti. Inoltre, alcune delle fotografie contenute nel volume verranno esposte in mostra in libreria, da domenica 9 a Natale.

Il libro è il risultato di un’indagine condotta dallo scrittore e docente alla scuola Holden, e il fotografo, che insieme a ciascuna scrittrice, nel tentativo di esplorare e raccontare le figure femminili della letteratura italiana contemporanea, le ha ritratte in quegli spazi in cui non solo lavorano e scrivono, ma si esprimono liberamente.

Spazi molto diversi tra loro: uno studio pieno di libri, il tavolo di una cucina, la panchina di un parco, il vagone di un treno, una biblioteca pubblica, il bordo di una piscina, un bar affollato. A corredo delle fotografie, un breve testo scritto dalle protagoniste stesse che descrivono e raccontano i loro luoghi e il perché quella “stanza” è per loro fonte di ispirazione.

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Il Talento del crimine: Jill Dawson presto in Italia – intervista all’autrice inglese

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Arriva in Italia in occasione del Noir in Festival di Milano (3-5 dicembre) l’autrice inglese Jill Dawson, ora in libreria con “Il Talento del Crimine” (Carbonio Editore).

Protagonista del romanzo la scrittrice di successo Patricia Highsmith che nelle campagne inglesi degli anni ’60 si troverà a dover svelare un mistero, proprio come quelli che lei stessa costruisce così minuziosamente nei suoi libri.

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Il Talento del crimine: Jill Dawson presto in Italia – intervista all’autrice inglese

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Arriva in Italia in occasione del Noir in Festival di Milano (3-5 dicembre) l’autrice inglese Jill Dawson, ora in libreria con “Il Talento del Crimine” (Carbonio Editore).

Protagonista del romanzo la scrittrice di successo Patricia Highsmith che nelle campagne inglesi degli anni ’60 si troverà a dover svelare un mistero, proprio come quelli che lei stessa costruisce così minuziosamente nei suoi libri.

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Pinocchio rivive nel concerto di Edoardo Bennato

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Se si potesse racchiudere la perfezione in un concerto, senz’altro il “Pinocchio & Company Tour” di ieri sera al Teatro Europauditorium di Bologna ne sarebbe un eloquente esempio. Edoardo Bennato oltre a mantenere intatte le sue qualità canore e teatrali, ha proposto al pubblico uno spettacolo totale grazie a musicisti di altissimo livello, scenografie uniche studiate sulle sue musiche e contenuti in grado di far riflettere, sempre con un sorriso sulle labbra.

L’artista napoletano ha incantato il pubblico iniziando il concerto insieme al Quartetto Flegreo, una Ensemble di archi con la quale ha cantato ben 8 canzoni integrando la musica solo con la sua chitarra. Canzoni come “In fila per tre“, “Le ragazze fanno grandi sogni“, “La Fata” e “Cantautore” hanno espresso in pieno la loro vocazione fiabesca.

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Mary Shelley in libreria e al cinema: i 200 anni di Frankenstein

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Il 1° gennaio 1818 viene pubblicato da una piccola casa editrice Londinese (Lackington, Hughes, Harding, Mavor, & Jones) un romanzo anonimo che reca la prefazione dello scrittore Percy Bysshe Shelley e la dedica al filosofo William Godwin. E’ la prima edizione di “Frankenstein, or the Modern Prometheus” stampato inizialmente in un’edizione di sole 500 copie nel tipico formato dell’epoca a 3 volumi.

La critica è ambivalente: da un lato si contesta l’uscita anonima e l’assenza di una condotta morale evidente (che per l’epoca era essenziale), dall’altro si attribuisce all’autore una buona capacità d’espressione. Più in generale l’opera è ritenuta “un’orribile storia movimentata”.

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