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Nata come costola della fantascienza, la distopia proietta l’immaginazione nel futuro cercando di trovare soluzioni a scenari indesiderabili, ipotetici ma realistici. La storia di questo genere è piuttosto lunga e complessa, possiamo però affermare che oggi stia vivendo una seconda giovinezza dopo il boom negli anni della guerra fredda dove rappresentava uno strumento di denuncia dei totalitarismi e condannava la lesione dei diritti umani basilari.

La distopia oggi è qualcosa di diverso: non più la cupa rassegnazione a qualcosa di negativo che non si può risolvere se non evitandolo a priori, ma un grido di aiuto, un monito affinché con coraggio e forza, si giunga alla risoluzione finale (la liberazione).

Da anni seguo questo filone così appassionante e innovativo, l’unico in grado di ipotizzare un futuro dove i lati negativi dell’oggi, se non monitorati con costanza e attenzione, rischiano di diventare una realtà e del tutto indesiderabile.

Questa pagina ha anche l’obiettivo di chiarire cosa sia (fosse o sarà) la distopia attraverso libri che rientrano in questa categoria, essendoci ancora molta confusione.

Ho deciso di non inserire qui le distopie classiche in quanto sono titoli noti ai più, bensì le distopie “moderne”, quelle su cui c’è più titubanza, quelle che spesso vanno proprio cercate all’interno delle collane più disparate.

(Lista in continuo aggiornamento)

LIBRI

Distopie YA (distopie che si rivolgono ad un pubblico di ragazzi):

  • Alter Ego di Susanne Winnacker (info QUI);
  • Brutti (trilogia) di Scott Westerfeld;
  • Chrysalis di Jodi Meadows (info e intervista QUI);
  • Cinder (quadrilogia) di Marissa Meyer (recensione QUI);
  • Colpo di fulmine di Jennifer Bosworth (info QUI);
  • Darkest Minds di Alexandra Bracken;
  • Delirium (trilogia) di Lauren Oliver (info QUI);
  • Divergent (trilogia+) di Veronica Roth (info QUI);
  • Drow (trilogia) di Simon Rowd (info e intervista QUI);
  • Feed di M.T.Anderson (info QUI);
  • Firebird: la caccia (trilogia) di Claudia Gray (info QUI);
  • Garden. Il giardino alla fine del mondo di Emma Romero (info QUI);
  • Hunger Games (trilogia) di Suzanne Collins;
  • I Cavalieri Cigno (duologia) di Erin Bow (info QUI);
  • Il bianco e il nero di Malorie Blackman (Rizzoli – info QUI);
  • Il Confine di Nick Singer (DeA Planeta – info QUI);
  • Il Dominio del Fuoco di Sabaa Tahir (info QUI);
  • Illuminae di Amy Kauffman e Joey Kristoff;
  • Inferno (trilogia) di Francesco Gungui (info e intervista QUI);
  • Iron Flowers di Tracy Banghart (info QUI);
  • La neve se ne frega di Luciano Ligabue;
  • La Tuffatrice di Julia VonLucadou (info QUI)
  • Legend (trilogia) di Marie Lu (info QUI)
  • Little Brother di Cory Doctorow (info QUI);
  • Matched (trilogia) di Ally Condie (info QUI);
  • Mystic City di Theo Lawrence (info QUI);
  • Never Sky: sotto un cielo selvaggio di Veronica Rossi (trilogia);
  • Non Leggerai di Antonella Cilento (info e intervista QUI);
  • Outcast di Alina Bronsky (info QUI);
  • Paesaggio con mano invisibile di M.T.Anderson;
  • Poison Princess di Kresley Cole (info QUI);
  • Red Rising (trilogia) di Pierce Brown;
  • Regina Rossa di Victoria Aveyard (info QUI);
  • Shatter me (trilogia+) di Tahere Mafi (info QUI);
  • Solo per sempre tua di Louise O’Neill (info QUI);
  • Starter di Lissa Price;
  • The 100 di Kass Morgan;
  • The Glittering Court di Richelle Mead (info QUI);
  • The Hunt (trilogia) di Andrew Fukuda (info QUI);
  • The Maze Runner di Jages Dashner;
  • The Program di Suzanne Young (info QUI);
  • The Selection (trilogia+) di Kiera Cass (info QUI);
  • The Tower (duologia) di Katharine McGee (info QUI);
  • The Young World di Chris Weitz (info QUI);
  • Under di Giulia Gubellini (info QUI);
  • Wolf. La ragazza che sfidò il destino di Ryan Graudin (info QUI)

Distopie

  • 2041 di David Becchetti (Fazi, 2014);
  • 2084. La fine del mondo di Boualem Sansal – info QUI (Neri Pozza, 2015)
  • Amatka di Karin Tidbeck – info QUI (Safarà Editore, 2018)
  • American War di Omar El Akkad (Rizzoli, 2017);
  • Cintura Nera di Eduardo Rabasa (Edizioni Sur)
  • Di Ferro e d’Acciaio di Laura Pariani (NNEditore);
  • Friday Black di Nana Kwame Adjei-Brenyah (recensione QUI)
  • Il Cerchio di Dave Eggers (info QUI);
  • Il Codice Veritas di Andrea Marzovilla (SEM, 2020 – info QUI)
  • Il Grido di Luciano Funetta (intervista QUI);
  • Il Libro di Josh di Lidia Yuknavitch (Einaudi);
  • Il Libro di Talbott di Chuck Palahniuk (Mondadori);
  • Il Racconto dell’Ancella (libro+serie) di Margareth Atwood (recensione QUI);
  • Il Regno diviso di Rupert Thomson;
  • Il Terzo Tempio di Ishai Sarid (info QUI);
  • I Mandible 2029-2047 di Lionel Shriver (66th and 2nd) (info QUI)
  • L‘avvento della meritocrazia di Michael Yung (1956, 2014 Edizioni Comunità) NEW
  • L’isola dei senza memoria di Yoko Ogawa (info QUI)
  • La bella burocrate di Hellen Phillips;
  • La bellezza di Aliya Whiteley (recensione QUI);
  • La classe di Christina Dalcher (info QUI);
  • La Casa Futura del Dio Vivente di Louise Erdrich;
  • La festa nera di Violetta Bellocchio (intervista QUI);
  • La memoria dell’acqua di Emmi Itaranta (info QUI);
  • La questione dei cavalli di Arianna Ulian (Laurana, 2020);
  • La Sentinella di Claudio Vergnani (info QUI);
  • La Torre delle Ombre di Claudio Vergnani (info QUI);
  • Lanark (serie) di Alasdair Gray;
  • L’uomo che voleva essere colpevole di Henrik Stangerup (Iperborea, 2017 – info QUI)
  • Lo Stato di Dio di Silvia di Giacomo (info QUI);
  • Miden di Veronica Raimo;
  • No di Diego Cugia;
  • Orologi Rossi di Leni Zumas;
  • Per ultimo il cuore di Margaret Atwood;
  • Ragazze Elettriche di Naomi Alderman;
  • Sirene di Laura Pugno (info QUI);
  • Storia di Cento Occhi di Stefano Tevini (intervista QUI);
  • Sull’orlo del precipizio di Antonio Manzini;
  • The Giver di Lois Lowry;
  • Tokio Soundtrack di Furukawa Hideo;
  • Ultima Oasi di Alfonso Zarbo (info QUI);
  • Vox di Christina Dalcher (Nord);
  • Wool (trilogia) di Hugh Howie (info QUI);

APPENDICE: POST APOCALITTICI E UCRONIE

Come ribadito anche sopra, il distopico è un genere che crea tutt’ora molta confusione nel lettore. A parte il termine tecnico un po’ ostico, questo genere si trova spesso assieme ad altri perché la distopia riguarda soprattutto uno scenario, una visione politica e sociale che può far da contorno alle storie più diverse: spy story, romance, guerra, fantascienza, fantasy e molti altri.

In questa sezione vi segnaleremo alcuni titoli che hanno affinità col genere distopico in alcuni dei loro aspetti, pur non rientrando a pieno titolo nel filone.

Post Apocalittici

Solitamente, un cambiamento radicale nella società e nella politica (pensiamo ad Hunger Games ma anche a “Il Racconto dell’Ancella”)) avviene dopo una grande guerra, uno sconvolgimento naturale catastrofico (si pensi, ad esempio, al film “The Day After Tomorrow”, dove si verifica una nuova glaciazione) o virus devastanti. Per questo motivo spesso i due generi (post apocalittico e distopico, ndr) vanno a braccetto. La storia, però, si definisce post-apocalittica quando si concentra soprattutto su cosa succede subito dopo i grandi sconvolgimenti, quando la società e la politica ancora non si sono organizzate e le persone devono pensare alla loro sopravvivenza immediata (facendo sempre un esempio cinematografico, pensiamo a “The Walking Dead”). Ovviamente, ciò comporta una riorganizzazione del mondo, ma l’elemento principale nei post-apocalittici è quello di restare in vita mentre nella distopia – tipicamente – quello di riconquistare la propria libertà. Ecco un elenco di libri post-apocalittici (tra parentesi trovate segnalato se il target è per YA= Young Adults/ragazzi e se ci sono altre commistioni di generi come fantasy, horror ecc) per fare una certa chiarezza:

  • Angelfall di Susan Ee (Fanucci) (info QUI – YA fantasy);
  • Anna di Niccolò Ammaniti (Einaudi) (recensione QUI);
  • Cronache Zombie: Le avventure di Benny Imura di Jonathan Maberry (Multiplayer) (info QUI – YA horror);
  • Febbre (Codice Edizione) di Ling Ma;
  • La Quinta Onda (Mondadori) di Rick Yancey (recensione QUI – YA fantascienza);
  • Nella Foresta (Fandango) di Jean Hegland;
  • Poison Princess di Kresley Cole (LeggerEditore) (recensione QUIYA fantasy);
  • Stazione 11 di Emily Saint John Mandel (info QUI);

Ucronie

Anche in questo genere è facile rintracciare elementi distopici. Le ucronie nascono principalmente da una domanda: cosa sarebbe successo se *il tal fatto storico* non fosse mai successo? E se quella guerra fosse stata vinta dalla fazione che, nella realtà, ha perso? Le ucronie, quindi, analizzano sì un futuro ipotetico del tutto indesiderabile ma partono sempre da fatti storici analizzati secondo il principio delle “sliding doors”, immaginando cosa sarebbe successo nel caso qualcosa fosse “andato storto” o fosse avvenuto in maniera differente. La componente storica, infatti, in questo genere è preponderante rispetto a qualsiasi altro genere che si sviluppi a posteriore. Le ucronie più note, infatti, ipotizzano cosa sarebbe successo, ad esempio, se nella seconda guerra mondiale non fosse stato sconfitto il nazismo. Ucronie che devono molto ad uno dei precursori del genere: Philip K. Dick con “La svastica sul sole”. Eccone alcuni esempi:

  • Il complotto contro l’America di Philip Roth;
  • La notte della svastica di Katharine Burdekin (1937, Sellerio);
  • La svastica sul sole di Philip Dick (prima edizione italiana: 1965/Casa Editrice La Tribuna)
  • SS-GB. I nazisti occupano Londra di Len Deighton (Spy Story);
  • Wolf di Ryan Graudin (De Agostini) (info QUI – YA).

Questi sono esempi di ucronie che analizzano una delle piaghe più grandi del XX secolo ma non sono gli unici eventi storici importanti presi in considerazione da questo tipo di letteratura:

  • La macchina della realtà di William Gibson e Bruce Sterling;
  • Storia dell’assedio di Lisbona di José Saramago.

*NEW: indica gli ultimi libri inseriti in questa lista e non necessariamente quelli pubblicati più di recente.