E’ da poco in libreria un thriller storico costato all’autore una ricerca durata quasi venti anni: “Certamen 1246” (Besa Editore). Giovanni Casella Piazza confeziona in questo corposo volume un thriller storico ricco di approfondimenti psicologici ambientato nel Medioevo, ai drammatici e cruciali atti dell’aspra e sanguinosa contesa fra il soglio ponticio romano e l’imperatore Federico II di Svevia.
Un linguaggio che ci cala perfettamente nell’epoca, da vita ad un periodo storico che non smette di affascinare
Ne abbiamo parlato con l’autore in questa intervista:
L’intervista
Il libro
Como, A.D. 1268. Il notaio Aielli fa visita all’abate Ariberto, portando con sé un plico misterioso e uno studente di legge, Zirìolo, protetto del patriarca di Aquileia. Il giovane, su ordine di questi, sarà ospite del monastero e potrà conoscere i fatti avvenuti lì molti anni prima, durante l’aspra contesa tra il soglio pontificio romano e Federico II di Svevia e sui quali era stato imposto il vincolo del silenzio. La sparizione di due giovani monaci prima, e di Zirìolo poi, aprirà le ricerche del notaio Aielli: grazie al ritrovamento dei diari di viaggio del giovane studente, il notaio scoprirà nell’abate un personaggio complesso e fuori dal comune, costretto presto a fare i conti con un passato insospettabile e tormentato. L’affascinante personaggio del monaco Ariberto torna protagonista anche nel thriller Oltre la nebbia – Il mistero di Rainer Merz (2018) di Giuseppe Varlotta, di cui Giovanni Casella Piazza è coproduttore e cosceneggiatore.
Titolo: Certamen 1246 Autore: Giovanni Casella Piazza Editore: Besa Editore Collana: Fuori Collana Pagine: 572 Prezzo: 28,00 cartaceo (QUI su Amazon) Data di uscita: 23 gennaio 2020
L’autore
Giovanni Casella Piazza è nato a Lugano nel 1949. Economista di formazione, dopo un periodo iniziale come consulente aziendale, ha spostato i suoi interessi verso il campo dei media e del giornalismo, divenendo negli anni direttore di un quotidiano della Svizzera italiana, editore televisivo, produttore cinematografico, operatore culturale. È appassionato di storia e Medioevo.
Quali sono i pericoli che nascondono le nuove tecnologie? Quali danni possono fare nelle mani di adolescenti e ragazzi? Chi può trarre vantaggio da queste situazioni e come arginarle?
Di questo e altro parla “Vernice Nera” (Morellini Editore), romanzo d’esordio di Claudia Maria Bertola, che punta l’attenzione verso il rapporto che abbiamo con la tecnologia e l’impatto che questa ha (o può avere) nel mondo reale.
Un giallo che potrebbe essere definito “sociale”, invece, ne delinea l’ossatura.
Per parlarne, è oggi nostra ospite Claudia Maria Bertola.
“Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l’Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti, governata da signori talvolta lungimiranti, ma molto spesso assetati di potere e dall’indole sanguinaria.”
Matteo Strukul, dopo il grande successo de “I Medici” continua ad interessarsi (e interessarci) all’Italia rinascimentale e alle storie delle famiglie più importanti dell’epoca con “Le Sette Dinastie” da poco in libreria per Newton Compton.
Assomiglia a quell’attore di Hollywood che interpreta Iron Man, nei suoi oltre milleseicento anni ha imparato a difendersi dai raggi diretti del sole e ha ottimo gusto in fatto di vini. E’ Dracula il protagonista del nuovo romanzo di Gianluca Morozzi (Tea). Ad assisterlo in questa impresa, un personaggio noto ai lettori dello scrittore bolognese, Lajos, in una nuova avventura intricata, divertente e, perché no, un po’ splatter.
Domani, 21 settembre, arriva a Bologna la nuova avventura di Aurora, insieme alla sua autrice Barbara Baraldi. Per parlare del libro e della presentazione, abbiamo intervistato l’autrice.
Erano davvero tante le aspettative all’annuncio della nuova serie targata Prime Video, ma le promesse dei trailer (e del tam tam mediatico) sono state mantenute?
Carnival Row è uscito ufficialmente in Italia il 30 agosto sul canale in streaming di Amazon con tutte le 8 puntate e i sottotitoli in italiano. La versione doppiata sarà rilasciata sulla stessa piattaforma il 22 novembre 2019. Ma prima di entrare nel merito della serie e rispondere alla domanda del titolo, ecco alcune informazioni sulla serie.
E’ in libreria da pochi giorni il nuovo romanzo di Marcello Simoni, “L’Enigma dell’Abate Nero” (Newton Compton): una nuova avventura con protagonista il giovane ladro Tigrinus.
Per parlarne più approfonditamente ho intervistato l’autore per Ciao Radio (in onda questa sera alle 18.00):
Questa è una storia di traduzioni. E di traduttori. E di scoperte. Perché si sa: i “classici” non smettono mai di raccontare la propria storia e “Dracula” di Bram Stoker, dopo oltre 100 anni dalla prima pubblicazione, da decine di adattamenti, da ispirazione per migliaia di altri libri, film, serie tv, giochi, è ancora in grado di far parlare di sé, grazie ad ulteriori segreti da svelare e appassionati “archeologi” disposti a togliere la metaforica sabbia dalle sue pagine.
Abbiamo già parlato qui dell’eccezionale ritrovamento di Hans Cornel de Ross: in Islanda, nel 1900 è stato tradotto il grande successo di Bram Stoker ma il suo “promotore”, Valdimar Asmundsson, non si è limitato a trasporre nella sua lingua il testo di “Dracula”, bensì, ne ha scritta una versione diversa, probabilmente con il benestare dello stesso autore (che ne ha scritto anche la prefazione).
“I poteri delle Tenebre” non è quindi solo il “Dracula” islandese, ma una versione diversa dell’originale, con sfumature proprie, personaggi che non sono presenti nell’originale, e intere nuove scene.
Con “Il Potere delle Tenebre” nella versione di Carbonio Editore ci troviamo davanti ad un formidabile saggio con all’interno un romanzoeccezionale. Oltre alle 200 pagine del racconto, la prefazione di Dacre Stoker – erede diretto dell’autore (10 pagine), l’introduzione di Hans C.de Roos – colui che ha ritrovato il libro dimenticato (47 pagine), e la postfazione di John Edgar Browning, uno dei maggiori esperti di Dracula al mondo (4 pagine). Il tutto corredato da un’ampia bibliografia.
E come se questo già non bastasse a carpirne l’essenza, è possibile esplorare il libro in ogni direzione grazie alle 423 note di traduzione che vanno ad analizzare i significati delle parole originali islandesi, dei contenuti descritti nel libro e fungono da orientamento per il lettore che vuole approfondire i contenuti e le citazioni.
E’ così che il testo, smontato e rimontato, appare nel suo splendore più arcano, nei suoi significati più reconditi, nelle sue atmosfere più cupee sensuali. Un romanzo perfettamente calato nella realtà del periodo grazie a riferimenti all’attualità dell’epoca come le ricerche sull’ipnosi, le teorie di Darwin (applicate in maniera piuttosto allargata dal Conte Dracula) o ai riferimenti al celebre Arthur Conan Doyle.
Un romanzo rimasto nascosta in bella vista per oltre 100 anni. Un secolo (abbondante) che, però, non è riuscito a scalfire nemmeno in minima parte il fascino di questa storia, dei suoi personaggi e, anzi, riesce ad ammantare di ulteriore mistero e complessità le sue pagine.
Pubblicato per la prima volta in lingua inglese nel 2016, “Il Potere delle Tenebre”è stato finalmente portato anche in Italia da Carbonio Editore che ha affidato la sua traduzione a Maura Parolini e Matteo Curtoni, scrittori, traduttori, amanti ed esperti del genere. Quindi, in ottime mani.
Quindi, quando ci è stata data la possibilità di parlare del “nuovo” Dracula con loro, l’abbiamo colta al volo. Ecco cosa ci hanno raccontato di quella che potremmo definire una avventura anche di traduzione!
IL LIBRO
Nel 1900 lo scrittore islandese Valdimar Ásmundsson tradusse Dracula, il celebre capolavoro gotico del 1897 di Bram Stoker. Lo pubblicò in Islanda lo stesso anno con una prefazione di Stoker, sul giornale da lui fondato e diretto, «Fjallkonan». In realtà però il romanzo che gli islandesi leggevano non era il Dracula che conosciamo… Eppure nessuno si era mai accorto di nulla, fino a quando, più di un secolo dopo, il ricercatore olandese Hans de Roos ha fatto una scoperta sensazionale: Ásmundsson non si era limitato a tradurre Dracula, ma ne aveva scritta una versione del tutto diversa, rielaborando la trama e aggiungendo nuovi personaggi. Il risultato è un romanzo più breve, più erotico e forse persino più ricco di suspense dell’originale. Tanti sono i misteri che circondano il manoscritto: l’apparato critico a corredo dell’opera fornisce indizi interessanti su un enigma che metterà alla prova gli appassionati di questo classico della letteratura di tutti i tempi.
Prefazione di Dacre Stoker, pronipote di Bram Stoker. Introduzione e note di Hans Corneel de Roos. Postfazione di John Edgar Browning.
GLI AUTORI
Bram Stoker (1847-1912), irlandese, è l’autore di Dracula, il celebre romanzo gotico dal successo planetario, apparso nel 1897 e tradotto in più di 30 lingue.
Valdimar Ásmundsson (1852-1902) è stato un traduttore e letterato islandese, fondatore e editore della rivista «Fjallkonan», dove pubblicò, a partire dai primi mesi del 1900, il ‘suo’ Dracula in islandese.
Hans Corneel de Roos è un ricercatore indipendente di nazionalità olandese. Dal 2010 si dedica interamente alla ricerca su Dracula, con risultati sorprendenti. È autore di The Ultimate Dracula e di numerosi articoli, per i quali è stato premiato dalla Transylvanian Society of Dracula.
I TRADUTTORI
Maura Parolini e Matteo Curtoni sono traduttori e scrittori, lavorano in editoria da più di vent’anni, e sono grandi appassionati di horror, cultura gotica, true crime e tutto ciò che è strano. Maura Parolini ha pubblicato, tra le altre cose, manuali di magia, Matteo Curtoni ha pubblicato narrativa sia in italiano che in inglese.
Lei è una esuberante fioraia ma l’appassionano gli intrighi e i misteri, così, quando succede un efferato fatto di sangue, Clotilde Grossi è pronta ad aiutare e fare le proprie congetture. Certo, non glielo ha chiesto nessuno ma dovrà pur mettere a disposizione le sue capacità maturate dalla lettura di decide e decine di gialli?
E’ così che conosciamo la protagonista di “Più fiori che opere di bene” (HarperCollins Italia) nata dalla penna di Annalisa Strada, qui alle (riuscitissime) prese del suo primo romanzo per adulti.
Vincitrice di numerosi prestigiosi premi nella letteratura per ragazzi, si cimenta qui con una storia dalle tinte più fosche ma che mantengono quella freschezza di stile e perfezione di trama tipica dei suoi libri.
Per approfondire i contenuti di “Più fiori che opere di bene” ho avuto il piacere di parlarne con l’autrice. Ecco quindi l’intervista:
TRAMA
Clotilde Grossi, detta Clo, è una trentasettenne senza orpelli nel pensare e neanche nel vestire. Nella vita fa la fioraia, vive a Bergamo e il suo negozio si chiama Ditelo con i fiori. Nessuna meglio di lei sa se è meglio un crisantemo o un gladiolo per ogni occasione. Ma sarebbe un errore immaginarla come un’inguaribile romantica, perché la sua vera passione è il crimine. Vorace consumatrice di romanzi gialli che le vengono spacciati da Nicla Verzetti, la sua amica libraia del negozio di fronte, non riesce a resistere di fronte a ogni notizia di cronaca nera. Vuole sempre saperne di più e riesce a rubare preziose informazioni anche grazie al suo fidanzato storico, Carlo, che guarda caso fa l’impresario di pompe funebri. Un giorno però, nella piazza principale della città, viene ritrovata la testa di un uomo orrendamente sfigurato. Clotilde è fra i primi ad arrivare e senza pensarci due volte decide di mettersi in campo personalmente nelle indagini, utilizzando la scusa dei fiori. Ed è proprio durante le sue scorribande non proprio lecite che conosce il commissario Riccardo Leonardi. Un uomo dai rari sorrisi, cravatte sgargianti, frequenti macchie di stilografica sul taschino e dall’intuito infallibile. Per questo Leonardi capisce subito di aver trovato, più che un’innocente margherita, un’autentica spina nel fianco.
Titolo: Più fiori che opere di bene Autore: Annalisa Strada Editore: Harper Collins Pagine: 328 Prezzo: E. 6,99 (ebook) – E.17,00 cartaceo (E. 14,45 su Amazon) Data di uscita: 10 gennaio 2019
Protagonista del romanzo la scrittrice di successo Patricia Highsmith che nelle campagne inglesi degli anni ’60 si troverà a dover svelare un mistero, proprio come quelli che lei stessa costruisce così minuziosamente nei suoi libri.