Categoria: Blog

Le sette dinastie: intervista a Matteo Strukul

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“Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l’Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti, governata da signori talvolta lungimiranti, ma molto spesso assetati di potere e dall’indole sanguinaria.”

Matteo Strukul, dopo il grande successo de “I Medici” continua ad interessarsi (e interessarci) all’Italia rinascimentale e alle storie delle famiglie più importanti dell’epoca con “Le Sette Dinastie” da poco in libreria per Newton Compton.

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26/09: La bambina di ghiaccio e altre fiabe di Mila Pavićević

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“Una volta, tanto ma proprio tanto tempo fa, in un regno piccolo e completamente sconosciuto, viveva tutta
sola una bambina di ghiaccio. La bambina non aveva genitori, o almeno non li aveva mai conosciuti. Non
aveva neanche amici, era troppo fredda perché qualcuno potesse giocare con lei.”

Arriva in libreria il 26 settembre “La bambina di ghiaccio e altre fiabe”, la raccolta di racconti dell’autrice croata Mila Pavićević, pubblicata in Italia da Camelozampa.

Le fiabe che compongono “La bambina di ghiaccio” affondano le loro radici in un passato mai sopito e proseguono il loro cammino nel presente attraverso una sintesi inedita e un forte simbolismo.

Il libro ha vinto il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura nel 2009 ed è stato tradotto in cinque Paesi. Nell’edizione italiana sono presenti le illustrazioni di Daniela Iride Murgia, illustrazioni che nascono da dettagli e incisioni originali dell’Ottocento

DESCRIZIONE

Dalla Repubblica dei Sogni (perché le monarchie sono state abolite), alla ragazza di ghiaccio che non può guardare il sole, Mila Pavićević gioca sapientemente con il materiale fiabesco, con esiti ironici, arguti e di grande fantasia.

Titolo: La bambina di ghiaccio e altre fiabe
Autrice: Mila Pavićević
Traduttrice: Elisa Copetti
Illustratrice: Daniela Iride Murgia
Editore: Camelozampa
Collana: I Peli di Gatto
Lettura a partire da: 8 anni
Pagine: 72 pp illustrate
Prezzo: 12,90 cartaceo (QUI su Amazon a E.10,96)
Data di uscita: 26 settembre 2019
Edizione ad alta leggibilità con il font EasyReading

CLICCA QUI per leggere le prime pagine!

AUTRICE

Mila Pavićević è drammaturga e scrittrice. Nata e cresciuta a Dubrovnik, oggi vive a Berlino, dove lavora nel campo della danza e della coreografia. Come autrice ha pubblicato diverse sillogi poetiche, oltre a La bambina di ghiaccio e altre fiabe, con cui ha vinto il Premio dell’Unione europea per la letteratura nel 2009. I suoi libri sono tradotti in Europa e Sud America.

TRADUTTRICE

Elisa Copetti insegna Lingua croata e serba all’Università degli Studi di Udine dove si è laureata in Traduzione e Mediazione culturale. Ha tradotto numerosi romanzi e opere teatrali di autori croati e serbi, per vari editori italiani. Nel 2008 ha vinto il Premio Estroverso per la traduzione.

ILLUSTRATRICE

Daniela Iride Murgia nasce in Sardegna, si laurea in Arte orientale a Venezia e consegue un Master in illustrazione. Vive tra Venezia e la Danimarca. Collabora con riviste e case editrici internazionali. Tra i premi ricevuti, il prestigioso A la Orilla del Viento, il Premio Caniem della National Chamber of the Mexican Editorial Industry, il Premio Rodari. È cofondatrice dell’M+B studio, che progetta e cura mostre in collaborazione con artisti e architetti internazionali presso la Biennale di Venezia. Insegna illustrazione alla Scuola Internazionale di Comics di Padova.

Mr. Temporary e la sua “Class of Lies”

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Il titolo di questo articolo gioca con due titoli di questo drama la cui visione è appena terminata in Corea (e nei paesi dove la serie è visibile). Spesso i titoli sono doppi o addirittura tripli (qui includiamo anche “Undercover Teacher”). Che siano indecisi? Fatto sta che spesso conoscerli aiuta ad orientarsi nella trama.

Il Mr Temporary del titolo è un avvocato di Seoul molto più interessato a vincere le cause che ad approfondirne gli aspetti. “L’importante è il risultato” potrebbe essere il suo motto e proprio per questo viene scelto dal suo capo per occuparsi di un caso “semplice”: la studentessa di una scuola d’elite è stata accoltellata da un compagno di classe e ora è in ospedale in pericolo di vita. Tutti hanno interesse nel chiudere velocemente la questione senza troppo scalpore, per questo a Ki Moo-Hyeok viene affidato il caso con il “consiglio” di chiudere con un patteggiamento a 7 anni di prigione per il ragazzo.

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Festival Letteratura di Mantova: gli incontri da non perdere

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Dal 4 all’8 settembre torna a Mantova il FestivaLetteratura, sempre più un punto di riferimento della cultura internazionale. Nata nel 1997 dall’iniziativa di 8 cittadini, la manifestazione vanta anche quest’anno la partecipazione di autori di spicco della scena letteraria mondiale. Ecco alcuni appuntamenti imperdibili della 5 giorni mantovana.

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Friday Black: il presente distopico di Nana Kwame Adjei-Brenyah

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Esordio folgorante per lo scrittore americano di origine ghanese Nana Kwame Adjei-Brenyah che arriva in Italia con il suo libro d’esordio “Friday Black” (SUR). I 12 racconti della raccolta sono ambientati in un “presente” distopico e portano il lettore a riflette su temi di estrema attualità, dalle corse allo shopping alla violenza gratuita, dal razzismo alla deriva di una società in crisi di ideali. Una lettura che pone l’attenzione su cosa sia veramente importante e quanto siamo consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni.

“Friday Black si apre con il racconto più scioccante, attuale e spaventoso dell’intera raccolta: “I 5 della Finkelstein“. Un uomo viene assolto dall’accusa di omicidio dopo aver trucidato 5 bambini di colore mentre usciva dalla biblioteca con i suoi due figli perché “si sentiva minacciato” da loro. A nulla valgono le prove, tra cui quella che la più piccola, di soli 7 anni, sia stata rincorsa e uccisa a distanza dal luogo in cui l’uomo si trovava con i figli. Questo gravissimo fatto e l’ingiusta assoluzione del colpevole danno il via ad una serie di vendette verso “i bianchi” in cui viene coinvolto anche il protagonista, Emmanuel. Il ragazzo, che è anche la voce narrante, vive una vita continuamente sull’attenti, regolando quotidianamente il suo “indice di nerezza” per sopravvivere in un mondo dove il colore della pelle è già di per sé una minaccia. La strage ha anche su di lui un forte impatto e verrà coinvolto in una rappresaglia, ma come deciderà di comportarsi?

Inquietudine anche per il racconto “Dopo il lampo” che chiude la raccolta: la storia di una ragazzina che vive la stessa giornata, in un loop eterno, in seguito ad un’esplosione nucleare. In questo terribile contesto, cosa diventa davvero importante?

Nel mezzo, racconti sorprendenti (come il secondo, ambientato in un vero futuro distopico tecnologicamente super avanzato) e sempre pieni di stupore, mai scontati e dai risvolti inusuali, conducono il lettore in diversi mondi possibili, molti dei quali hanno inquietanti riscontri nella nostra realtà. “Mi piace usare quella che chiamo «l’iperbole del possibile» – ha dichiarato l’autore in questa intervistaquella che ti fa pensare: «Ma in fondo questo scenario è così lontano dalla verità?» D’altro canto, per me è anche importante che in certi casi i racconti abbiano ambientazioni del tutto familiari, perché a volte il mondo così com’è è già abbastanza assurdo, abbastanza caotico, da consentirmi di far passare l’idea che voglio esprimere“.

In fondo, ciò che più colpisce della raccolta sono i livelli di lettura: apparentemente si potrebbe pensare solo ad una critica sociale della condizione delle persone di colore ( “I 5 della Finkelstein”) al consumismo sfrenato (“Venerdì Nero”, “Come vendere un giaccone secondo il Re dei Ghiacci”), dal pericolo di essere ridotti ad automi a causa della tecnologia (“L’Era”) fino alla fine del mondo come lo conosciamo (“Dopo il lampo”), dalla frustrazione nel dover effettuare un lavoro alienante (“Nel commercio al dettaglio”) alla consapevolezza delle decisioni prese alla leggera (“Lark Street”). Ad una lettura più attenta possiamo notare, però, come ogni protagonista abbia in mano la chiave di una scelta.

Racconti che lasciano nel lettore un forte senso di speranza. Non una speranza cieca ma una speranza che porta con sé il coraggio di fare scelte a volte anche difficili con la consapevolezza, però, di poter cambiare il presente.

Infine, racconti come “Friday Black” pongono l’attenzione su qualcosa che oggi ci sfugge: la responsabilità. Troppo spesso prendiamo decisioni senza interrogarci sulle conseguenze, senza immaginare a cosa potremmo andare in contro, sottovalutando la portata delle scelte che compiamo. A volte ignorare le conseguenze è volontario, altre è semplicemente voler mettere la testa sotto la sabbia sperando che i problemi e le difficoltà scompaiano da sole. Spoiler: non succede mai.

Una raccolta di racconti che apre gli occhi verso ciò che di assurdo ci circonda, spingendo il lettore insieme ai protagonisti a porsi domande, a cercare risposte, a mettere a fuoco cosa sia davvero importante e, soprattutto, ad agire e non restare in balia degli altri.

Mi piace pensare che ci sarà un tempo in cui il mondo, guardandosi indietro, ricorderà quest’epoca con disgusto. Invece di scrivere di quel mondo, del mondo che spero verrà, spesso voglio scrivere del mondo verso cui pare che stiamo andando, dove le macchine da guerra diventano sempre più potenti e spietate e sempre più persone accettano la brutalità come un dato di fatto della vita. L’idea è di creare questi mondi – mondi a cui spero e immagino che la maggior parte dei lettori opporrà resistenza, mondi che li faranno rabbrividire – e quindi evidenziare sotto quali aspetti forse abbiamo già raggiunto il triste futuro che descrivo“.
[Estratto da questa intervista]


Nana Kwame Adjei-Brenyah è nato a Spring Valley, nel nord dello stato di New York, da immigrati di origine ghanese. È stato allievo di George Saunders all’Università di Syracuse, dove oggi insegna a sua volta scrittura creativa. Nel 2018 è stato selezionato da Colson Whitehead come uno dei «5 Under 35», il riconoscimento con cui la National Book Foundation segnala i 5 migliori esordienti statunitensi sotto i 35 anni.

[Drama] Search: www: donne in carriera e portali web

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Ho finito di vedere proprio ieri sera questo drama iniziato quasi per caso (ok, non proprio per caso, di mezzo c’era Chang Ki Yong, già protagonista di “Kill it”), in un periodo di stanca e con poche aspettative. A volte vieni sorpreso proprio nei momenti più inaspettati e così è stato per “Search: WWW” un drama che mischia l’attualità al thriller, la commedia romantica al new tech. Insomma, una serie da vedere. Ecco perché.

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