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Gli ultimi vent’anni hanno visto una grande rivoluzione, le tecnologie hanno stravolto il mondo della comunicazione annullando le distanze, il tempo, lo spazio.

Internet e i social network si proponevano di rendere il mondo un posto migliore, informarsi su qualsiasi cosa, essere più liberi ma nel tempo sono apparsi anche numerosi lati oscuri, il sogno della rivoluzione digitale è più spesso simile a un incubo: solitudine, disinformazione, manipolazione, tecnodipendenza sono alcuni dei suoi principali risultati.

La domanda che si è posta nel suo saggio “Fuga dalla rete” (Milieu Edizioni), Luca Pantarotto, esperto di comunicazione digitale, è: come raccontare tutto ciò che è successo?

Un analisi che riguarda la letteratura americana che, in quanto patria della Silicon Valley da cui tutto è partito, sembra non sentire i pericoli che provendono dalla rete.

In questo libro, l’autore, prova a seguire le tracce degli scrittori più importanti, da William Gibson a Jonathan Franzen, da Stephen King a Dave Eggers a Don DeLillo, con l’obiettivo di spiegare perché una tecnologia, che avrebbe dovuto renderci liberi, ci abbia al contrario trasformati in schiavi. E perché il presente in cui ci ritroviamo a vivere sia al tempo stesso diverso e peggiore rispetto al futuro da cui le grandi distopie novecentesche di George Orwell o Aldous Huxley avevano cercato di metterci in guardia.

Appuntamento alle 16:30 su DI.TV (canale 90 d.t.) e su web (cliccando qui sotto!).