Clare Mulley, autrice de “La spia che amava” (21lettere), arriva in Italia per presentare la biografia della prima spia inglese donna.

L’appuntamento è sabato 17/10 alle 11.30 nella sala A Alberto Setti al Laboratorio Aperto (Viale Buon Pastore, 43 a Modena – evento gratuito, prenotazione consigliata). Qui avrò il piacere di dialogare con Clare Mulley, autrice del libro e giornalista televisiva che ha lavorato per BBC, Sky e History Channel.
L’autrice arriva dall’Inghilterra al Buk Festival di Modena per parlarci di Christine Granville, al secolo Krytyna Skarbek. Di origine polacca, nata nel 1908 da un aristocratico banchiere e da una donna ebrea, reginetta di bellezza prima dello scoppio della guerra, scelse di entrare a far parte degli agenti segreti britannici diventando di fatto la prima donna spia, riconosciuta come tale.
Una donna eccezionale che servì la corona britannica per diversi anni, rischiò più volte la vita in prima persona e salvò molti colleghi in più occasioni.

Dall’Ungheria, con varie puntate in Polonia, la sua attività la porta in Egitto, Algeria, Francia e anche Italia. È lei, infatti, a organizzare un incontro tra partigiani francesi e italiani.
“La spia che amava” perché Christine era una passionale in tutto: amava la libertà, il suo lavoro e gli uomini, tanto che, dopo la sua morte, costituirono addirittura il “Comitato per la tutela della memoria di Christine Granville” poco dopo la sua morte nel 1952.
Clare Mulley ricostruisce accuratamente la biografia di una donna affascinante e misteriosa, audace e coraggiosa, intelligente e indipendente, che la storia ha fin troppo presto dimenticato.
Questo libro è valso all’autrice la medaglia Benemerito della Repubblica di Polonia e i diritti cinematografici di questo libro sono stati acquisiti dagli Universal Studios.
CLARE MULLEY

Autrice pluripremiata, presenza costante nei media inglesi, Clare Mulley frequenta numerosi canali televisivi e radiofonici (BBC, History Channel, ITV, Channel 5, History Hit TV…). Scrive e si occupa di recensioni presso i giornali Telegraph, Spectator e History Today.
Voce affermata in ambito storico-letterario, nell’aprile del 2019 ha presentato La spia che amava alla Camera dei Lord, nel Parlamento inglese.
Autrice anche di “The Woman Who Saved the Children” (2009) e “The Women Who Flew for Hitler” (2017).
Madrina onoraria del Wimpole History Festival, ha tenuto conferenze presso la Royal Albert Hall e la British Library. Ha partecipato alla giuria per il premio non-fiction della Historical Writers Association.
Prima di dedicarsi alla scrittura ha lavorato per Save the Children e Sight Savers International.
Vive nell’Essex con marito, tre figlie e un levriero.