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Non l’hai ancora capito? Il piacere più grande è quello dell’attesa.

“Cronaca di una tentazione” potrebbe essere il sottotitolo del nuovo romanzo di Walter Scarpi (Augh!).

Siamo nel 2016 e conosciamo Antonio Sottili. Libraio e lettore felicemente sposato, è ironico e disilluso. Da amante dei libri, l’attesa è qualcosa che lo stuzzica. E sarà proprio l’attesa il gioco a cui si presta, ma sarà anche un modo per riscoprirsi. E per andare all’origine del mondo, del desiderio e, infine, di ciò che ci fa smuovere qualcosa dentro.

Tre donne diverse – la moglie, una cliente più adulta, una giovane stagista – tre modi di vedere la vita, il desiderio, la sua bellezza.
Il tutto condito con ironia e curiosità.

Di questo e molto altro abbiamo parlato con Walter Scarpi in questa intervista.

TRAMA

Cronaca di una tentazione.
Firenze, maggio 2016. Una vita tranquilla per Antonio Sottili, libraio e lettore. Peccato che percepisca la fine come incombente. È un uomo maturo, ironico e disilluso ma anche fantasioso e di idee aperte, che non ha mai abusato della propria libertà. Non ha motivi per non amare la moglie, donna splendida e grintosa, anche se la sua compagna ideale sarebbe stata la sua migliore cliente: una signora dai modi aristocratici che ha purtroppo quindici anni di troppo. La moglie entra in menopausa mentre una ragazza sorprendente entra nel suo negozio.

Un esperimento con la giovinezza altrui per riagguantare la propria. Il desiderio cresce intenso e inappagato, diventa gioco dell’attesa. L’atto carnale visto come liturgia sacra attorno all’origine del mondo, scena primaria dell’esistenza.

Una confessione adulta e disincantata, esuberante e festosa, traboccante sensualità e commozione estatica verso il mistero della bellezza.

Titolo: Schiaffeggiandomi rido
Autore: Walter Scarpi
Editore: Augh!
Collana: Frecce
Pagine: 150
Prezzo: 13,00 cartaceo (QUI su Amazon)
Data di uscita: 15 giugno 2020

AUTORE

Walter Scarpi è nato a Marradi (fi) nel 1970 ed è redattore di “Publigiovane”, per la rivista “Fermento Birra Magazine”. Ha pubblicato diversi contributi nel volume È da tanto che volevo dirti – I genitori italiani scrivono ai loro figli (Einaudi, 2002) e su riviste come “Prospektiva” e “Gagarin”. Sul blog “Vibrisse”, dello scrittore Giulio Mozzi, ha pubblicato Opera 222 e altri lavori di teoria della narrazione. Ha ideato Esalogo, un ipertesto cubico cartaceo, proponendolo come nuova modalità narrativa. Nel settore dell’arte contemporanea ha collaborato all’organizzazione di mostre e installazioni di maestri come Nagasawa, Spagnulo, Mulas, Possenti e Visani. Con Augh! ha già pubblicato il romanzo di una vocazione giovanile La danza delle dita (2019) dedicato alla riscoperta dell’arte tattile.