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E’ in arrivo l’11 ottobre un libro dalle tinte distopiche che si concentra particolarmente sull’economia del futuro e in modo specifico tratta la  storia di una famiglia ricca che si trova dal giorno alla notte a dover sopravvivere come tutto il resto della popolazione: senza nulla.

I Mandible 2029-2047″ (66thand2nd) è il nuovo lavoro della scrittrice americana Lionel Shriver.

Una satira pungente basata su un plausibile quanto spaventosamente possibile collasso dell’economia americana. Attraverso le quattro generazioni della famiglia Mandible la Shrives esplora la rovina finanziaria dal punto “inedito” di vista di chi ha più da perdere.

Siamo nell’anno 2029.

Gli Stati Uniti non sono più la guida dell’Occidente. Una nuova moneta, il bancor, si è imposta come valuta di riserva mondiale, facendo crollare il dollaro fino a renderlo carta straccia.

In un’America in cui i cambiamenti climatici hanno reso l’acqua una risorsa rara e costosa, la vita quotidiana si trasforma presto in una lotta per la sopravvivenza. Il simbolo più rappresentativo di questa trasformazione sono i Mandible: una famiglia agiata i cui membri hanno sempre contato sull’eredità del patriarca novantasettenne, Douglas Mandible, che ha oculatamente gestito un portafoglio d’investimento costruito sulle ricchezze accumulate dalle generazioni precedenti.

Quando, nel giro di una notte, il loro patrimonio viene cancellato dall’inflazione, i Mandible devono adattarsi al caos che li circonda, e fare i conti con una realtà più dura, instabile, violenta. In quest’opera lucida e raffinata, Shriver ibrida la distopia con la saga familiare, raccontando la fine dell’odierno sistema finanziario attraverso gli occhi di chi, da un simile collasso, avrebbe più da perdere.

Lionel Shriver (1957) è nata a Gastonia, in North Carolina, con il nome di Margaret Ann Shriver, cambiato a quindici anni per tenersi alla larga dallo stereotipo della «ragazza con il nastro rosa tra i capelli che sposa il fidanzatino di scuola e diventa una casalinga con le guance rosse come due mele». Dopo gli studi alla Columbia University, ha vissuto a Nairobi, Bangkok, Belfast e Londra, dove trascorre tutt’ora una buona parte dell’anno insieme al marito batterista. I suoi romanzi sono stati tradotti in venticinque lingue. Tra quelli pubblicati in Italia, Dobbiamo parlare di Kevin (2006) – che ha vinto l’Orange Prize for Fiction ed è diventato un film di successo con Tilda Swinton –, Effetti sconvolgenti di un compleanno (2009) e Tutta un’altra vita (2011), finalista al National Book Award nel 2010, editi da Piemme.

 

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