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Scrivere una storia distopica significa immaginare un futuro dove i difetti del mondo sono esasperati, fino a creare una realtà in cui nessuno di noi vorrebbe mai trovarsi.

Uno dei temi caldi di questa rivoluzione tecnologica in cui siamo pienamente immersi è quello dell’eccesso di immersione, che in “Storia di Cento Occhi” si realizza in A.R.G.O., un’entità che controlla la città e che una volta era umano ma ora solo un cervello disincarnato all’interno di una rete di microfoni e telecamere.

Ma A.R.G.O. è solo un esperimento? E’ una macchina? O ancora qualcosa di umano lo conserva? E qual’è il suo rapporto col misterioso scrittore Stefano?

Ne parlo in questa intervista a Stefano Tevini, autore di “Storia di Cento Occhi” (Safarà Editore) su Ciao Radio.

LA TRAMA

Chiuso nel suo grembo metallico, A.R.G.O. vede. Innesto perfetto di software organico e hardware di prima sperimentazione, A.R.G.O. controlla la città attraverso una rete di microfoni e telecamere che convogliano voci, immagini e oceani di dati in un cervello disincarnato. Il progetto è un brevetto Sicurever, multinazionale leader nel mercato della sicurezza. Ma chi è davvero A.R.G.O.? E qual è il suo rapporto con Stefano, un anonimo scrittore che sembra conoscerlo, e temerlo, più di tutti?

Crocevia tra distopia e science fiction, “Storia di cento occhi” esplora le inquietanti possibilità del futuro che incombe oltre la soglia della quotidianità.

L’AUTORE

Stefano Tevini nasce a Brescia nel 1981. Laureatosi in Filosofia nel 2004, si avvicina alla scrittura poco dopo entrando a far parte del collettivo Anonima Scrittori, con cui inaugura una lunga e feconda collaborazione. Fra la sua produzione con Anonima Scrittori ci sono i racconti pubblicati nelle antologie Storie di (r)esistenza (ed. Argonauta) e Il bit dell’avvenire (ed. Tunuè). Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo, Vampiro Tossico, seguito da Testamento di una Maschera, editi da La Ponga Edizioni. Stefano Tevini, inoltre, lotta nel circuito del wrestling indipendente italiano e recensisce fumetti per la versione online della rivista Nocturno.

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