Quattro anni fa ebbi modo di assistere alla proiezione di un film che mi colpì in modi molto diversi e per tanti motivi: un film indipendente, completamente autofinanziato con il crowdfunding ma, soprattutto, bellissimo. Il film si intitolava “E fu sera, e fu mattina” del giovane produttore e regista Emanuele Caruso. Già allora anticipò questo progetto, “La Terra Buona”, dalle premesse davvero intriganti.
Oggi, a distanza di diverso tempo arriva finalmente nelle sale la sua nuova pellicola che si preannuncia altrettanto interessante. Anche la distribuzione, ovviamente, segue la vocazione indipendente e a Bologna sarà presente presso il Cinema Perla) che riaprirà per questa occasione venerdì 23 marzo.
Il film è ispirato a una storia vera.
Al confine con la Svizzera, in Val Grande, c’è la zona wilderness più grande d’Europa (152km quadrati). Dove non ci sono strade, negozi, paesi, pali della luce o segni dell’uomo. In questa natura incontaminata vive ancora un’ultima persona. Padre Sergio, monaco benedettino di oltre 80 anni, ha passato quasi tutta la vita in una vecchia baita che lui stesso ha ricostruito. Con il monaco abita anche Gianmaria, un piccolo e tozzo uomo dal fare buono, che da diversi anni assiste Padre Sergio in tutti i suoi bisogni.
Di ritorno dal paese più vicino per provviste, a 4 ore di cammino fra i monti, Gianmaria si presenta con due persone mai viste prima.
Sono due ragazzi disperati e assolutamente molto preoccupati. Sono stremati dalla fatica per il lungo cammino e stranamente non sono lì per incontrare il vecchio monaco.
Stanno invece cercando un’altra persona che, in gran segreto, è ospite da Padre Sergio da oltre un mese, al quale i due nuovi arrivati presentano una richiesta che non può aspettare. Di vita o di morte.
Così, il loro arrivo, stravolgerà e metterà a rischio per sempre la pace e la serenità di uno degli ultimi angoli di Paradiso rimasti in Terra.
Tra gli attori anche il bolognese Orfeo Orlando, che interpreta Gianmaria.che ho avuto il piacere di intervistare per farmi raccontare qualcosa in più del film.
Infine, ecco il trailer del film.
Il film, opera seconda del giovane produttore e regista Emanuele Caruso, già autore del lungometraggio “E fu sera e fu mattina”, ha iniziato il suo percorso in sala il 1° marzo: da allora ha toccato numerose città, ottenendo per due settimane consecutive la migliore media copia di tutta la classifica italiana (ovvero il rapporto tra numero di sale in cui il film è programmato e spettatori presenti in sala).
Un risultato sorprendente per questo film indipendente, che oggi veleggia verso i 34mila biglietti venduti, tenendo testa così alle grandi produzioni del momento.
Numeri in continua crescita: un risultato raggiunto anche grazie alla distribuzione “teatrale” messa in atto dal regista, che accompagna il film all’uscita in ogni nuova città. Il film continuerà il suo viaggio in numerose piazze italiane: a partire da Bologna, dove debutterà il 23 marzo al Cinema Perla (http://www.cinemaperlabologna.org) che riapre per l’occasione.
Un solo consiglio: andate a vederlo.