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E’ in libreria da poco più di una settimana il nuovo romanzo con protagonista Aurora Scalviati, la miglior (e più tormentata) profiler italiana, nata dalla affilata penna della scrittrice emiliana Barbara Baraldi.

“Osservatore Oscuro” (Giunti) è il seguito di “Aurora nel buio” e, allo stesso tempo, un libro a sé, che può tranquillamente essere letto anche distintamente (ma il consiglio è quello di recuperare anche primo, più incentrato sulla storia di Aurora, oltre che dedicato al caso del Lupo Cattivo).

Un seguito carico di aspettative che l’autrice è riuscita a soddisfare al meglio costruendo una storia originale e intrecciata, intrigante e ricca di mistero, coniugato ad una scrittura ricca di emozioni e al tempo stesso estremamente scorrevole.

E’ un piacere per me aver fatto parte di questo blog tour insieme a compagne di viaggio così brave ed appassionate: di seguito la mia recensione e dove leggere tutte le tappe del tour!

Aurora Scalviati è la miglior profiler italiana, ma dopo i fatti accaduti due anni prima non è più la stessa: soffre di disturbo bipolare, è sofferente in seguito ad una scheggia di proiettile in testa e porta sulle spalle il peso di quanto è successo. Perdere tutto in una notte non è facile soprattutto se ogni persona che incontri non non fa altro che ricordarti quanto una singola decisione affrettata possa cambiarti la vita.

Sono trascorsi quattro mesi da quando è arrivata a Sparvara e le cose sembrano piano piano migliorare, anche se con Bruno Colasanti – l’unico collega che le abbia dato fiducia e verso il quale prova sentimenti che non provava da tempo – i rapporti sono diventati tesi. Lui, del resto, ha promesso di proteggere la propria compagna e la figlia adolescente pur non potendo negare i sentimenti verso la giovane profiler.

Tutto ciò sembra piuttosto effimero in confronto a quello che si trova ad affrontare Aurora quando viene chiamata dai colleghi del Comando di Bologna sulla scena di un crimine, tanto sanguinario quanto inconsueto. Al Cimitero Monumentale della Certosa è stato ritrovato un cadavere orrendamente agghindato con uno strano tatuaggio sul busto, il nome e cognome della poliziotta.

Aurora è sconvolta da questo strano collegamento, non ha mai visto quell’uomo e sentire nuovamente occhi sospetti su di lei non è affatto piacevole. Chi è quest’uomo? Perché è stato ucciso così barbaramente? E, soprattutto, lei che c’entra in tutto questo? Domande che si pone anche De Robertis, a capo dell’indagine e che non ha alcuna intenzione di lasciar correre e “scagionare” Aurora perché lui è convinto che la ragazza – in un modo che nemmeno lui comprende – centri con questa storia.

Partono da qui le indagini del Comando di Bologna e quelle meno consuete di Aurora che non ci sta a restare in panchina, perché è evidente che il cadavere costituisce un messaggio diretto a lei ma è altrettanto certa che questo sia solo l’inizio.

“Osservatore Oscuro” procede con un ritmo serrato anche su un altro binario, seguendo le vicende di Bruno che da un po’ si è lasciato coinvolgere in gare di corse clandestine, per sfuggire da una vita che gli va stretta e per dimenticare ogni problema, almeno per il tempo di una corsa.

Due storyline che sono destinate ad incontrasi inevitabilmente.

Mi fermo qui con gli accenni alla trama, come vedete non vi ho riportato quella ufficiale perché riporta un piccolo spoiler. I guai per Aurora non sono passati e questa indagine minerà ancora una volta la considerazione che i colleghi hanno di lei ma allo stesso tempo le darà la possibilità di dimostrare le sue eccezionali doti investigative, una risorsa per il Corpo di Polizia, nonostante la profiler abbia la tendenza ad interpretare le regole a modo suo.

Ci sarà infatti un ulteriore inghippo: dopo aver passato quattro mesi a farsi conoscere e rispettare dal capo, è in arrivo una nuova Comandante che di Aurora conosce solo il triste curriculum degli ultimi due anni e non è intenzionata a tollerare iniziative personali.

Una storia, quella costruita da Barbara Baraldi, ancora più intrecciata di “Aurora nel buio”, più avventurosa, più intrigante. Se nel primo volume abbiamo conosciuto tecniche di sepoltura inconsuete della Bologna medievale, qui i riferimenti affondano nei più sanguinosi riti vichinghi.

Disegno di Giuseppe Candita

Aurora è un personaggio con luci e ombre, un nome che è quasi una missione, così come l’aurora è la prima fase dell’alba, anche la profiler ha il compito di portare “alla luce” la verità, di dare voce a chi non ne ha più, di portare giustizia dove non c’è. Appassionata, senza peli sulla lingua, Aurora è una persona forte, che sa il fatto suo e sa entrare nella testa dei killer come nessun’altra ma ha anche suoi demoni da combattere perché l’oscurità non è solo al di fuori di se stessi. Ma Aurora è anche una persona che la vita ha messo (e continua a mettere) a dura prova.

L’atmosfera cupa e la tensione che vibra ad ogni pagina abbinate ad una scrittura scorrevole e trasparente, rendono “Osservatore Oscuro” un page turner, uno di quei volumi che non vorresti posare nemmeno se sono le due di notte e la mattina devi andare al lavoro.

Tanti i temi importanti toccati dall’autrice che riesce a passarli in maniera naturale ma non per questo invisibili: le difficoltà nella comunicazione negli individui (tra Bruno e la compagna, tra Aurora e Bruno), nei rapporti di lavoro (con i superiori, con i colleghi), le inutili formalità e, dall’altro lato, l’importanza assoluta della verità che deve venire a galla, ad ogni costo.

“Osservatore Oscuro” è il degno seguito di un esordio entusiasmante, nel quale l’autrice è riuscita nuovamente a sorprendere i lettori non seguendo una strada che poteva sembrare già tracciata ma andando ancor più in profondità nell’animo di Aurora che di contro appare sempre più luminosa, un faro nel mare in tempesta.

Un libro consigliato a tutti gli amanti del thriller, dei misteri, a chi non ferma alla superficialità ma ama scavare nel profondo. Anche della propria anima.

Voto: 

Titolo: Osservatore Oscuro
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Giunti
Collana: M
Pagine: 528
Prezzo: 19,00 cartaceo (16,15 su Amazon) – 9,99 ebook
Data di uscita: 07 marzo 2018
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A questo punto non vi resta che leggere tutte le recensioni di questo blog tour, anche perché sono una più bella delle altre! Ecco chi partecipa:

Barbara Baraldi originaria della Bassa Emiliana, è autrice di thriller, romanzi per ragazzi e sceneggiature di fumetti, tra cui la serie «Dylan Dog». Il suo esordio nella letteratura poliziesca avviene sulle pagine de «Il Giallo Mondadori» con La bambola di cristallo. In contemporanea con l’uscita del romanzo in Inghilterra e negli Stati Uniti, viene scelta dalla BBC tra i protagonisti del documentario Italian noir sul giallo italiano.

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