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Sarà in libreria il 16 novembre il nuovo libro di Silvana De Mari, “Arduin il rinnegato”, pubblicato dalla casa editrice Ares. Un regalo per i tanti fan della saga de “L’ultimo Elfo” che potranno qui approfondire l’elemento della “Profezia”, quella in cui «in uno dei futuri possibili, un orco salva gli uomini. E una volta successo questo, allora diventa possibile il seguito della storia».

“Arduin il rinnegato” è anche il pre-prequel di “Io mi chiamo Yorsh“, col quale corre, tuttavia, in parallelo.

Come sempre accade nei romanzi fantasy, anche qui il fantastico incontra la metafora mettendo al centro della storia la figura di Arduin, le sue origini e il suo lento trasformarsi da orco ottuso e feroce a dio della guerra illuminato, pronto a salvare gli uomini e il loro regno per amore di Giada, principessa del Regno degli Uomini. Pronto a rispettarne la diversità e l’unicità, pur non svendendo la sua intima natura di orco.

Una posizione che lo trasforma in rinnegato agli occhi della sua stessa razza, ma per una giustizia e un fine che travalicano l’idea della razza come la cecità dell’odio.

«Quando l’ultimo drago e l’ultimo elfo spezzeranno il cerchio, il passato e il futuro si incontreranno, il sole di una nuova estate splenderà nel cielo…»

Questo libro è l’attesissimo prequel della saga fantastica che ha avuto, finora, come punte di diamante i due romanzi L’ultimo orco e L’ultimo elfo.

Una storia appassionante di battaglie e di amori che coinvolgono orchi, uomini, elfi e nani in un turbine di colpi di scena che terranno il lettore incollato al libro fino all’ultima pagina.

Titolo: Arduin il rinnegato
Autore: Silvana De Mari
Editore: Ares
Collana: Narratori
Pagine: 480
Prezzo: 19,00 cartaceo (E. 16,15 su Amazon)
Data di uscita: 16 novembre 2017

Silvana De Mari è un medico. La sua prima specializzazione è stata Chirurgia Generale. Ha lavorato in Italia e, come volontaria, in Etiopia. Successivamente
si è dedicata alla psicoterapia. Ha scoperto Il Signore degli Anelli quando si è laureata e lo portava con se durante le guardie in ospedale per darsi forza.

E’ stato allora che si è resa conto della finzione del poema epico e quindi del fantasy: dare coraggio. Così ha deciso, vent’anni dopo, di far parte di questo mondo.

Per Salani ha pubblicato L’ultima stella a destra della luna (2000), La bestia e la bella (2003), L’ultimo Elfo (2004). Quest’ultimo le ha avvalso il Premio Andersen e il Premio Bancarellino e ha inaugurato l’esalogia, tradotta in 21 lingue, che è proseguita con L’Ultimo Orco (2005) e Gli Ultimi incantesimi (2008).
Per Fannucci, sono usciti invece Io mi chiamo Yorsh (2011), L’Ultima Profezia (2010, pubblicato anche in audiolibro con la cantante Mietta come voce narrante) e L’ultima Profezia-L’epilogo, sempre appartenenti all’eptalogia, e poi Il gatto dagli occhi d’oro (2009, ripubblicato nel 2015 da Giunti) e Il cavaliere, la strega, la morte e il diavolo (2009). Per Effatà ha pubblicato Giuseppe, figlio di Giacobbe (2014), mentre per Giunti ha inaugurato nel 2015 la serie di Hania, che al momento si compone dei volumi Il Regno delle Tigri Bianche, Il Cavaliere di Luce e La strega muta.
Per quanto riguarda la saggistica, ha pubblicato Il drago come realtà (Salani, 2
007) e La realtà dell’orco (2012, Lindau). Silvana De Mari è l’autore italiano più venduto nel mondo dopo Camilleri.

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