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Il libri che possono essere ricondotti al genere steampunk sono davvero pochi in Italia. Uno di questi è “La Stirpe” dell’americana Meljean Brook: un mix di storia, tecnologia, crime story e molto altro. Una protagonista forte e decisa e un “ammiratore” determinato e scaltro sono la ciliegina sulla torta di questo romanzo.
LA TRAMA

Londra, diciottesimo secolo. Rhys Trahaearn è diventato un eroe nazionale dopo aver liberato l’Inghilterra dalle orde dell’esercito asiatico. Ma il potere lo ha reso un uomo freddo e calcolatore tanto da fargli guadagnare il titolo di Duca di Ferro. La detective Mina Wentworth non avrebbe mai pensato di avvicinarsi a lui, ma durante le celebrazioni per il trionfo inglese viene ritrovato un cadavere proprio all’interno della casa di Rhys, e tocca a lei condurre l’indagine. Quando Mina scopre che quel corpo appartiene a Roger Haynes, comandante di una nave della Marina Reale, capisce che forze molto più potenti delle truppe asiatiche stanno tramandocontro il suo popolo. Inizierà così, per la giovane detective, un viaggio infernale attraverso terre infestate da strane creature e oceani insidiati da terrificanti mostri. Ad accompagnarla sarà proprio l’affascinante Duca di Ferro, che si innamorerà perdutamente di lei, travolgendola in un vortice di passione e desiderio.

COMMENTO

Il libro comincia in modo lento, ricalcando le tipicità del ‘700 epoca in cui si svolge, con dialoghi in tipico stile “arcaico” ricco di sottintesi e molto ben educato. Ma se si riesce ad andare oltre (facciamo qui la conoscenza di Mina ed iniziamo a capire qualcosa di più del mondo in cui ci troviamo) il libro entra nel vivo dell’azione, pur restando in toni moderati, con Mina “ispettore investigativo” che viene chiamata sulla scena di un delitto avvenuto all’interno della casa del Duca di Ferro, sul quale si troverà a dover far luce.

Un giallo, quindi, ma non solo. L’ambientazione settecentesca del romanzo è ispirata alla realtà ma trattata in stile Steampunk, con spruzzate di Fantasy. Sono infatti presenti tecnologie che all’epoca erano inesistenti, si parla di un virus che è stato trasmesso tramite le nanotecnologie, e che trasforma le persone in una specie di zombie al comando dell’Orda, seriamente intenzionata a conquistare il mondo.

Una bella sorpresa, questo libro, che conquista poco per volta fintanto che non ci troveremo “invischiati” nella vicenda con i protagonisti e non vedremo l’ora di sentire ancora parlare di loro.

P.S. Qui a fianco vedete la copertina americana del libro. Cosa ne pensate? Quale vi piace di più? Quale pensate che rappresenti meglio il contenuto del libro?

L’AUTRICE

Meljean Brook è cresciuta in mezzo ai boschi e, la notte, si nascondeva sotto le coperte in compagnia delle storie di fiabe, fumetti e romanzi. Dopo aver lasciato i boschi, ha affrontato un’esperienza sbagliata nel mondo della contabilità prima di focalizzarsi sui suoi primi amori, lettura e scrittura – e ha realizzato che quei mostri, supereroi e “per sempre felici e contenti” possono essere facilmente trovati tra le coperte, come al di sotto di esse, così ha deciso di crearne i propri. Meljean vive a Portland, Oregon, con suo marito e sua figlia.

DATA DI USCITA: 01/03/2012
CASA EDITRICE: Newton Compton
GENERE: Fantasy/Fantascienza
TITOLO ORIGINALE: The Iron duke

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