I “mostri” cui dobbiamo parte del nome di questo blog sono presenti in sovrannumero in questo terzo lavoro di Tana French ora pubblicato anche in Italia (negli USA è uscito nel luglio del 2010). Ma attenzione, i mostri non sono vampiri, licantropi o zombi. Sono molto peggio. Sono uomini.
Il titolo originale del libro è Faithful Place, il luogo dove è ambientato il romanzo. Si parla di Dublino, la Dublino degli anni ’80 e la Dublino di oggi. Un luogo realmente esistito anche se non proprio dove l’autrice ce lo descrive, come lei stessa annuncia in una nota ad inizio libro.
Dopo aver letto I Luoghi Infedeli, potrei definire Faithful Place (non sfugga l’ironia del nome dove Faith significa fede, fiducia, lealtà) come un “Bronx” in miniatura, una via di Dublino, appartenente al quartiere dei Liberties (anche qui, la traduzione Libertà può sembrare quantomeno fuori luogo), che fa storia a sè ma la storia che racconta è una storia di un ghetto dove tutti sanno tutto e non parlano, dove l'”onore” vale più della giustizia, dove un uomo che picchia la moglie è un segreto di famiglia e chiamare la polizia equivale a commettere un reato imperdonabile. Un luogo dove due ragazzi non si possono amare a causa delle loro famiglie che per motivi ormai dimenticati continuano a farsi la guerra.
Così descrive Francis (voce narrante del libro) questa zona:
“Non puoi trovare Faithful Place se non sai dove cercarla. Nel corso dei secoli i Liberties sono cresciuti in maniera spontanea senza alcun aiuto da parte degli urbanisti con il risultato che quella strada è uno stretto cul-de-sac incuneato come una svolta sbagliata dentro un labirinto. (…) I Liberties devono il loro nome al fatto che centinaia di anni fa si sono resi autonomi, dandosi regole proprie. In sintesi, le regole della mia strada erano queste: anche se sei in bolletta, al pub devi pagare il tuo giro; se un amico finisce in una rissa non lo trascini via prima che scorra il sangue, così nessuno perde la faccia; anche se questo mese sei un punk rockettaro anarchico la domenica vai a messa e per nessun motivo al mondo, mai e poi mai, fai la spia.”
Ed è in questo contesto che conosciamo Francis, un “Mackey”, dove Mackey è sinonimo di guai, di perditempo e di “botte da orbi”, innamorato pazzo di Rosie, una Daly, il cui padre è acerrimo nemico (e sovente ricambiato) della sua famiglia. Nonappena si scopre la relazione, a Rosie viene dato un ultimatum: lasciare su due piedi Francis. Lei si ribella, non ci pensa neanche ma è costretta, d’accordo con il ragazzo, a continuare a vedersi di nascosto. Finchè lei ha un’idea: raccimolare un pò di soldi e scappare a Londra per lavorare nel mondo della musica. Ci vuole pazienza ma sono giovani, hanno tempo e sono innamorati. Così studiano un piano e dopo circa due anni (a 19 anni) poco prima di Natale decidono di scappare, si danno appuntamento in cima alla strada, una domenica notte per partire e prendere il traghetto della mattina e approdare sulle coste inglesi. Rosie però non si presenta all’appuntamento e quando Francis va a cercarla, diverse ore dopo, nella casa disabitata al numero 16 dove i ragazzi si ritrovano e che è anche stato il loro rifugio, trova un biglietto della ragazza che annuncia di essersene andata. Così Francis decide di non andare in Inghilterra ma nemmeno di tornare a casa.
Ma qui siamo solo al prologo, il libro ci fa conoscere Francis (che ormai tutti chiamano Frank) 22 anni dopo questo fatto che gli ha lacerato l’anima e che lo ha comunque influenzato in tutta la sua vita. Nel frattempo Frank si è sposato, ha avuto una figlia (Holly che ora ha 9 anni), ha divorziato e lavora in Polizia, sezione Infiltrati. Ed è in questo contesto che il destino si mette di mezzo:
“Era un venerdì pomeriggio di inizio dicembre quando la mia vita si preparò ad un colpo basso per la seconda volta“
Il colpo basso in questione arriva attraverso il telefono: Jackie, la sorella minore e unica familiare con cui è rimasto in contatto lo chiama per informarlo che nella casa al numero 16, hanno ritrovato incastrata nel camino una valigia che si trova lì, pare, da molto tempo e che contiene effetti personali appartenuti a Rose Daly, compresi i biglietti del traghetto per l’Inghilterra.
A quel punto Francis si sente come sprofondare, in tutti questi anni ha fatto ricerche su ricerche sperando di scoprire per caso il nome di Rose in una multa per alta velocità o addirittura nei necrologi ma di lei non ha avuto alcuna notizia. E ora ricompare la sua valigia.
Per Francis è giunto il momento di tornare a casa, incontrare di nuovo i suoi quattro fratelli, sua madre, il padre ubriacone e violento ma soprattutto tornare nel suo quartiere dove c’è un detto “se sei di Faithful Place puoi andare ovunque ma tu appartieni al quartiere”. E’ questa l’occasione per scoprire cosa successe 22 anni prima quando un ragazzo e una ragazza avevano deciso di cambiare il loro futuro.
Un ritorno a casa non poco problematico, un quartiere che non sa se amare “il figliol prodigo” o odiarlo, una serie di misteri e di cose non dette che non solo infittiscono la storia ma minano nel profondo quella fiducia e quella lealtà che ognuno di noi ha di base verso la famiglia e gli amici. Perchè la valigia è ancora dove, presumibilmente, è stata posta 22 anni fa? Che fine ha fatto Rosie?
In una corsa contro il tempo e contro tutti Francis dovrà svelare più di un mistero, usare le proprie carte di infiltrato e quell’intuito con cui è nato. Nonostante Faithful Place.
Ammetto che da un pò di tempo non leggevo un giallo, ne ho divorati tanti nella mia vita di lettrice e a volte devo prendere delle pause. La lettura di questo libro lo devo alla pagina Facebook della Mondadori che per presentarlo rese disponibile il primo capitolo on-line. Fui colpita dalla trama, sì, ma ancor di più dall’incipit: “Un giorno mio padre mi disse che un uomo deve assolutamente sapere per che cosa è disposto a morire. <<Se non lo sai, che valore ha la tua vita? Nessuno. Non sei degno di chiamarti uomo.>>“.
Un inizio folgorante che lascia tanti sottintesi e che porta a farsi delle domande, preso per mano dal protagonista del libro che inizia a raccontare la sua difficile storia personale e che seguiamo durante la lettura. Uno stile di scrittura quello della French ricco e coinvolgente, mai banale o sopra le righe, mai nulla lasciato al caso ma allo stesso tempo il racconto fila via liscio e si fa fatica ad abbandonare la lettura. Tanti sono gli indizi sparsi che quando arrivi ad un certo punto, così come Frank, inizi a capire cosa sia successa quella disgraziata domenica di dicembre.
Una storia molto triste, questa di Tana French, un grande amore spezzato, violenza e rapporti familiari problematici sono tristemente all’ordine del giorno e leggerli anche in un libro può far male principalmente al cuore, ma il romanzo ne guadagna in verosimiglianza, descrivendo tutto l’orrore che sta dietro ai mostri quotidiani che non sono, ahimè, esseri sovrannaturali, morti viventi o vittime di esperimenti mal riusciti. L’orrore, qui, è molto più vicino e molto più reale in una storia di vittime e carnefici, dove i ruoli sono troppo spesso invertiti e quasi sempre non prevedono vie d’uscita.
Una lettura certamente consigliata, non scevra di una certa ironia, un giallo ben costruito e con personaggi estremamente realistici. Grazie all’autrice che ha vissuto diversi anni a Dublino anche la descrizione dei luoghi è ben strutturata e ci rimanda una visione di Dublino vera ed estranea allo stesso tempo.
N.B. Nonostante I Luoghi Infedeli sia il terzo di una serie, può essere letto a sè stante come storia autoconclusiva.
Tana French è cresciuta in Irlanda, America, Malawi e Italia. Ha studiato recitazione al Trinity College di Dublino e ha lavorato in teatro. Mondadori ha pubblicato Nel bosco (2007), il suo romanzo d’esordio, e La somiglianza (2009). Vive a Dublino dal 1990. Best seller nelle classifiche di “New York Times” e “Sunday Times”, i suoi romanzi sono tradotti in trentuno paesi e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui l’Edgar Award, il più prestigioso premio di letteratura poliziesca.
Per chi volesse conoscere meglio Tana French, questo è il suo sito.
I LIBRI
I Luoghi Infedeli fa parte della Dublin Murder Squad series ed è il terzo volume fin’ora uscito
I precedenti sono:
1. Nel Bosco (Mondadori/2007, titolo originale In the woods) disponibile anche in versione economica. Questa la trama:
Irlanda, 1984. Un pomeriggio di agosto, tre ragazzini lasciano le loro biciclette in giardino per andare a giocare nel bosco vicino, e la sera non fanno ritorno a casa. Soltanto uno di loro viene ritrovato, in stato catatonico, avvinghiato a una grossa quercia, con le unghie conficcate nel tronco e le scarpe da ginnastica sporche di sangue. Ma non ricorda niente di quanto è accaduto. Dei suoi compagni nessuna traccia; i loro corpi non saranno mai ritrovati. Vent’anni dopo, Rob Ryan – unico sopravvissuto a quel terribile pomeriggio -, diventato detective della sezione Omicidi della polizia di Dublino, viene incaricato di indagare sul caso di una ragazza di dodici anni uccisa nelle vicinanze di un sito archeologico alla periferia della città. Ma, quando raggiunge la scena del delitto, si rende conto che quello è lo stesso luogo del trauma della sua adolescenza. Prima d’ora non ne ha mai parlato con nessuno, nemmeno con Cassie Maddox, sua compagna di squadra e amica. Ma, suo malgrado, Rob capisce che è venuto il momento di affrontare i fantasmi del passato. Perché forse c’è una connessione tra il vecchio crimine rimasto insoluto e quello attuale. E, mentre le diverse piste seguite dagli investigatori portano alla luce una trama di intrighi e inquietanti segreti in seno alla comunità d’origine della ragazzina uccisa, Rob non potrà fare a meno di confrontarsi con il suo trauma, e ricordare… Travolgente ed emozionante, “Nel bosco” è un thriller psicologico di forte intensità, nel quale azione e suspense si affiancano alla perfetta costruzione dei personaggi. Il romanzo rivelazione di una narratrice di classe.
2. La Somiglianza (Mondadori/2009, titolo originale The Linkeness). Questa la trama:
Cassie Maddox era una giovane detective di Dublino quando, a soli ventisette anni, le venne proposta la sua prima missione sotto copertura: assumere l’identità fittizia di Alexandra Madison per smantellare un traffico di droga all’interno di un campus universitario. Alcuni anni dopo quella prima missione, diventata ormai una rispettata investigatrice della sezione Omicidi, Cassie viene convocata con urgenza dal suo vecchio capo, Frank, sul luogo dell’omicidio di una ragazza. Sembrerebbe un caso di routine, se non fosse che la vittima si chiama proprio Alexandra Madison, e assomiglia in modo impressionante a Cassie. Di fronte a quello che sembra il cadavere di una sua vecchia identità fittizia, Cassie decide così di riassumere i panni di Alexandra, per scoprire chi è il suo assassino. Ma scoprirà presto di avere, in comune con la ragazza morta, molto più della faccia e di un nome falso…
3. Broken Harbour (uscita prevista negli USA per marzo 2012, data non ancora disponibile per l’uscita italiana).
La trama ufficiale non è ancora disponibile ma in un’intervista rilasciata al sito Good Reads, Tana French ha rivelato parte del contenuto. Questo l’estratto dell’intervista (di seguito anche l’originale risposta in inglese):
E’ questa la volta di Scorcher Kennedy, costruita su un terreno fantasma. Durante il boom immobiliare, sono stati dati permessi per costruire case dispendiose con a volte centinaia di appartamenti in zone dove non c’era assolutamente domanda. Ora che nessuno può permettersi di comprarle, sono sostanzialmente abbandonate. Ci sono quattro o cinque famiglie che vivono in un’area di 40 case, e il resto è lasciato andare in malora. Queste famiglie povere sono ora bloccate senza alcuna struttura o infrastruttura. Sono fortunati se hanno un sistema di fognatura e lampioni. Di solito non l’hanno. Il libro è impostato su uno di questi possedimenti.
It’s Scorcher Kennedy this time, and it’s set on a ghost estate. During the housing boom, developers were given permission to build huge estates with sometimes hundreds of apartments and houses in areas where there was absolutely no demand. Now that no one can afford to buy anything, they are basically abandoned. You’ll have four or five families living in a development of 40 homes, and the rest is just left to go to seed. These poor families are now stuck with absolutely no facilities or infrastructure. They’re lucky if they have working sewage systems and streetlights. They usually don’t. The book is set on one of those estates.
Qui di seguito potete leggere il primo capitolo del libro:
http://www.librimondadori.it/Mondadori/flash/sfoglialibro/libro.swf?idScheda=ISBN_978880461136
Di seguito il booktrailer americano, anche se non particolarmente interessante, de I Luoghi Infedeli: